2014-01-28 09:24:00

Perù-Cile: Corte Onu fissa nuovi limiti marittimi


Ponendo fine a un lungo contenzioso, con un verdetto storico la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja ha modificato la frontiera marittima fra Cile e Perù a beneficio di Lima, pur lasciando intatta quella terrestre e respingendo i reclami iniziali del governo peruviano. “La Corte stabilisce che la frontiera segue una linea parallela fino alle 80 miglia (nautiche) e a partire da qui acquisisce una direzione sud fino a un punto B abbassandosi (in linea retta e all’altezza delle 200 miglia) fino a un punto C” ha detto il presidente del tribunale, Peter Tomka, leggendo la sentenza. Il verdetto - riferisce l'agenzia Misna - rompe lo status quo, ma le prime reazioni, riportate da fonti di stampa, non dovrebbe colpire i pescatori cileni, soprattutto i più piccoli, che hanno un raggio di 40 miglia dove poter svolgere la loro attività. Nel 2008 il Perù ha denunciato il Cile all’Aja per definire i limiti marittimi lungo una linea equidistante dalle coste di entrambi i Paesi, sostenendo che non fossero mai stati fissati. Per il Cile, tuttavia, la frontiera marittima con il Perù era stabilita da trattati firmati nel 1952 e nel 1954, che, tuttavia, il Paese vicino considerava solo accordi relativi alla pesca. A più riprese i governi di Lima e Santiago hanno dichiarato che avrebbero accolto il verdetto della Corte dell’Onu, che è peraltro inappellabile e deve essere applicato obbligatoriamente dalle parti: la modalità sarà comunque graduale e consensuale. (R.P.)







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