Pakistan. I leader cristiani: l'unità per un'evangelizzazione più efficace
Se i cristiani intendono offrire e portare avanti una evangelizzazione efficace, il
presupposto è l’unità fra di loro: è quanto è emerso da un seminario tenutosi a Lahore
che ha riunito sacerdoti, Pastori, catechisti e seminaristi di diverse confessioni
cristiane presenti in Pakistan. Come riferito all'agenzia Fides, il seminario, che
ha preso le mosse dalla recente conclusione della Settimana per l’unità dei cristiani,
ha posto la questione ai leader e ai capi delle Chiese invitandoli a compiere “uno
sforzo di unità, nello spirito e anche nell’organizzazione, per una evangelizzazione
efficace”. I partecipanti hanno rimarcato la “bellezza della diversità”: “Avere un
pensiero diverso non è negativo. La bellezza non sta nell'uniformità, ma nella pluralità”,
ha detto padre Moris Jalal, nella sua relazione. Secondo il sacerdote, “i nostri fedeli
vanno in altri luoghi di culto, perché non siamo in grado di soddisfare la loro sete
della Parola di Dio”. E’ intervenuto, a raccontare la sua preziosa esperienza, il
dott. Emmanuel Issac Bhatti, direttore dello “United Christian Hospital”, struttura
che mostra nel concreto l’unità dei cristiani, dato che è nata e viene gestita in
collaborazione da Chiese di diverse confessioni. Padre Inayat Bernard ha rimarcato
i passi avanti compiuti nel cammino di unità a partire dal 2012, con l’avvio di diversi
programmi e iniziative comuni fra le chiese. A conclusione dell’incontro, Manu Romal
Shah, vescovo emerito di Peshawar, della Chiesa anglicana, ha lanciato un messaggio
di speranza e un auspicio: “I cristiani pakistani siano impegnati a diffondere la
Parola di Dio esprimendola attraverso parole e azioni”. (R.P.)