Insulti dei M5S al Presidente Napolitano. Condanna dal governo e da tutti i partiti
Il segretario del Pd Renzi sembra smentire un possibile incontro con Berlusconi sulla
legge elettorale. Tra i due ci sarebbe stata una telefonata. “Siamo al gossip delle
agende” sentenzia il leader del Partito Democratico. Intanto è polemica per i nuovi
attacchi del Movimento Cinque Stelle al Presidente Napolitano. Giampiero Guadagni:
Nei giorni
scorsi l’accusa di mutismo di fronte alla proposta di nuova legge elettorale. Ieri
il durissimo attacco sul decreto Imu-Bankitalia. Il Movimento 5 Stelle torna a chiedere
l’impeachment per Napolitano, che il deputato Giorgio Sorial definisce “il boia che
sta avallando una serie di azioni per cucire la bocca all'opposizione”. Parole che
suscitano alcune prese di distanza nel suo stesso partito e l’indignazione delle istituzioni
e delle altre forze politiche. Il premier Letta parla di ”punto di non ritorno di
deriva estremista inaccettabile". Solidarietà al capo dello stato dal Pd. Il segretario
Renzi bolla le parole dei grillini come “atteggiamento insopportabile e una forma
di stupidità, prima ancora che di violenza verbale, senza eguali nella storia repubblicana”.
Renzi intanto ribadisce che sulla riforma elettorale l'accordo c'è e può essere migliorato.
Ieri pomeriggio contatti telefonici con Berlusconi. Forza Italia insiste sulla necessità
di rispettare i patti, anche sulla controversa soglia per il premio di maggioranza
al 35%, che il Pd è disposto a innalzare al 38%, come chiede il Nuovo centrodestra
di Alfano. Trattativa aperta anche su primarie facoltative previste dalla legge e
delega al governo per disegnare i collegi. Il testo della legge elettorale sarà in
aula alla Camera domani pomeriggio.