Furto reliquia Giovanni Paolo II. L'arcivescovo dell'Aquila: "La restituiscano"
“Netta riprovazione per questo furto vile e sacrilego” e “fiducia” nell’operato degli
organi inquirenti: è quanto esprime in una nota mons. Giuseppe Petrocchi, arcivescovo
de L’Aquila, dopo aver appreso la notizia del trafugamento della reliquia del beato
Giovanni Paolo II, dal santuario di san Pietro della Jenca. “Insieme alla più netta
riprovazione per questo furto vile e sacrilego, cresce in me la speranza che la preziosa
reliquia venga al più presto ritrovata e restituita alla devozione della nostra gente
e di tutti i pellegrini” si legge nel testo. “Rinnovo la fiducia nei Carabinieri e
negli Organi inquirenti che stanno conducendo le indagini - scrive l’arcivescovo -
nell’attesa che venga fatta verità su questa profanazione, che offende profondamente
la coscienza religiosa e civile del nostro popolo”. Invitando i fedeli alla preghiera,
mons. Petrocchi lancia un appello agli autori “di questa deprecabile azione affinché
si aprano alla luce del Vangelo e restituiscano quanto prima alla Chiesa aquilana
la reliquia del nostro Protettore, che sarà presto innalzato agli onori degli altari”.
(R.P.)