Siria. Dalla Conferenza Ginevra 2 un primo risultato: accordo per salvare i civili
di Homs
Dopo giorni di difficili colloqui la conferenza di Ginevra2 per la Siria sembra aver
sortito il primo, limitato risultato. E’ stato raggiunto un accordo per consentire
alle donne e ai bambini di lasciare la città vecchia di Homs, dove i ribelli hanno
le loro basi, sottoposta ad un assedio governativo da un anno e mezzo. Oggi i negoziati
riprenderanno. Il servizio di Marina Calculli:
Un risultato
per ora c’è: un corridoio umanitario per evacuare donne e bambini dalla regione di
Homs, sotto assedio da oltre 10 mesi. Una promessa ufficiale che il delegato ONU Lakhdar
Brahimi ha ottenuto dalla rappresentanza del regime di Asad. Ma intanto da Homs anche
i militanti anti-governativi chiedono garanzie per l’evacuazione, oltre a cibo e assistenza.
“Facciamo mezzo passo alla volta” – ha detto Brahimi - “tre anni di guerra non si
possono cancellare con un colpo di spugna”. In molti comunque riconoscono al diplomatico
algerino la capacità di aver tenuto insieme le due parti e non aver permesso che nessuno
lasciasse il tavolo delle trattative. In mattinata l’argomento più spinoso è stato
la liberazione dei bambini e degli attivisti pacifici dalle carceri, oltre che dei
dispersi. Il viceministro Moqdad ha negato che bambini si possano trovare nelle carceri,
ma l’opposizione promette di pubblicare liste di minori detenuti. Ieri è stato il
giorno anche dell’appello di Yara Badr, la moglie del giornalista siriano Mazen Darwish,
nelle prigioni del regime da due anni con l’accusa di “terrorismo”. Nel frattempo
in Siria si combatte. Sotto tensione c’è in questi giorni Damasco dove gli scontri
sono arrivati fino in centro città.