Ucraina. Mons. Shevchuk incontra Yanukovych per mediare tra governo e manifestanti
Le Chiese cristiane in Ucraina hanno offerto la loro mediazione tra il governo e le
forze dell’opposizione, mentre non accenna a placarsi l'ondata di violenze nel Paese.
Venerdì scorso – riferisce l’agenzia cattolica Risu – il presidente Yanukovych ha
incontrato diversi esponenti del Consiglio delle Chiese e delle organizzazioni religiose
dell’Ucraina. Tra questi il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, l’arcivescovo
maggiore di Kyiv-Haly, Sviatoslav Shevchuk, che ha espresso profonda preoccupazione
per la piega sempre più violenta che hanno assunto le proteste di piazza, in origine
pacifiche. Nei colloqui, l’arcivescovo maggiore di Kyiv-Haly ha ribadito che “la Chiesa
è stata e sarà sempre dalla parte del popolo” e ha lamentato con il presidente le
difficoltà incontrata dai sacerdoti di portare assistenza spirituale ai manifestanti
ricordando che la loro presenza “è stata fondamentale per placare gli animi e cercare
di mantenere il carattere pacifico delle proteste”. Interpellato dai giornalisti sull’esito
dell’incontro, il presule ha dichiarato che saranno i fatti a dimostrare le vere intenzioni
di Yanukovych. Preghiera e solidarietà con il popolo ucraino sono state intanto espresse
dal presidente della Conferenza episcopale canadese, mons. Paul-André Durocher, in
un messaggio a mons. Shevchuk. “Preghiamo perché in Ucraina siano garantiti tutti
i diritti e le libertà, in particolare il diritto alla vita e alla dignità, la libertà
di coscienza e religione, come anche la libertà di espressione e l’autonomia del governo”,
si legge nel messaggio indirizzato anche a mons. Lawrence Huculak, capo della folta
comunità greco-cattolica ucraina in Canada. (A cura di Lisa Zengarini)