Siria: nessun accordo a Ginevra durante il primo incontro diretto tra governo e opposizione
“Non abbiamo ottenuto grandi risultati ma andiamo avanti”. Così l’inviato speciale
di ONU e lega Araba, Brahimi, al termine dei primi colloqui diretti dall’inizio del
conflitto siriano tra rappresentanti del regime di Damasco e delle forze di opposizione.
I negoziati, nella sede delle Nazioni Unite a Ginevra, proseguiranno anche domani.
Eugenio Bonanata:
Un incontro
storico suddiviso in due round nella giornata di oggi. A mediare tra le parti, che
pur sedendosi allo stesso tavolo non parlano direttamente, il mediatore internazionale
Brahimi che al termine dei colloqui ha tenuto una conferenza stampa. Obiettivo primario
– ha spiegato - creare le condizioni per l’apertura di corridoi umanitari, attraverso
tregue mirate, al fine di lenire le sofferenze della popolazione soprattutto nella
città di Homs, assediata dalle truppe governative ormai da diverso tempo. “Primi convogli
già lunedì”, ha auspicato il diplomatico che ha precisato: “si tratta solo di una
richiesta dell’ONU”. Nessun riferimento, invece, all’eventualità di un governo di
transizione, ipotesi peraltro già bocciata in modo chiaro dagli emissari di Assad.
Le questioni più propriamente politiche saranno affrontate in seguito, si spera dopo
qualche segnale di fiducia tra le parti. I colloqui – questo l’annuncio - proseguiranno
anche domani, quando si discuterà della sorte dei prigionieri e delle persone rapite,
tra le quali anche diversi religiosi. Intanto dalla Siria arrivano notizie di scontri
e di raid aerei condotti dalle forze governative nella zona di Aleppo e di Damasco.