Siria: a Ginevra primo incontro diretto fra le parti in conflitto
Dopo quasi tre anni di guerra civile costata 130mila vittime, oggi a Ginevra, nell’ambito
della conferenza internazionale per la pace in Siria, si è tenuto il primo incontro
tra la delegazione del governo centrale di Assad e quella delle opposizioni, alla
presenza del mediatore di Onu e Lega Araba, Lakhdar Brahimi. Il servizio di Marco
Guerra:
Brahimi
ha parlato per 30 minuti e nessuno dei delegati ha detto niente, si è conclusa così
la prima sessione di negoziati tra le parti che si combattono nella guerra civile
siriana. Il faccia a faccia – che per il momento procede per interposta persona –
è ripreso nel pomeriggio. Secondo fonti dell’opposizione, Brahimi ha detto loro che
i primi due giorni di colloqui si concentreranno sulla questione umanitaria, in particolare
sull’assedio ad alcune città del Paese e l’eventualità di una tregua per garantire
l’accesso degli aiuti alla popolazione civile. Il mediatore dell’Onu ha fatto capire
che si procederà a piccoli passi per arrivare al cuore dei negoziati, ovvero la soluzione
politica del conflitto. Ma sull’esito finale di Ginevra 2 pesano ancora molti veti
incrociati. Ieri la delegazione governativa ha minacciato di ritirarsi se fosse stata
avanzata ancora l’ipotesi di un transizione senza Assad, così come fissato nelle conclusioni
di Ginevra 1, la prima conferenza sulla pace del 2012. Messe da parte le dimissioni
di Assad, restano le diffidenze reciproche e l’assenza dal tavolo dei gruppi d’opposizione
islamisti che boicottano i colloqui in Svizzera.