2014-01-25 12:23:43

Nonni italiani: parte un nuovo corso di formazione digitale


Scrivere una mail e navigare sul web può diventare un gioco da ragazzi anche per gli anziani. Questi sono alcuni degli obiettivi del corso di formazione digitale gratuito rivolto ai nonni italiani. Le aule della scuola di internet si troveranno in 16 città. Il progetto è lanciato da Federanziani, che mira a diffonderlo su tutto il territorio nazionale. Roberto Messina, presidente di Federanziani, al microfono di Maria Cristina Montagnaro precisa lo scopo dell'inizitiva:RealAudioMP3

R. – E' quello di contribuire all’alfabetizzazione digitale di circa 100 mila ultrasessantenni e così di favorire l’incontro tra generazioni attraverso un percorso di formazione digitale, che è guidato appunto da giovani insegnanti e prevede lo sviluppo su tutto il territorio nazionale. In quasi 3 mila comuni italiani faremo questi corsi di formazione, con l’utilizzo di tablet, perché il tablet permette di scoprire come la tecnologia e le applicazioni siano strumenti ormai diventati indispensabili per dialogare e ottenere prestazioni proprio della pubblica amministrazione.

D. – E’ anche un modo per semplificare la comunicazione con la pubblica amministrazione...

R. – Più che facilitare, è quasi diventato un obbligo. Lei pensi che se i pensionati non scaricano il "cud" automaticamente dal sito, non possono poi accedere alle pensioni mensili. Sempre di più le Asl vogliono le prenotazioni delle indagini diagnostiche o delle visite mediche solo attraverso richieste via internet. Quindi, magari fra 15 anni il problema non ci sarà più, ma in questo momento abbiamo un gap. Abbiamo, infatti, più di 10 milioni over 65 che non conoscono minimamente cosa sia una scatoletta informatica ovvero cosa sia un tablet o un computer.

D. – Qual è, infatti, il rapporto degli anziani con internet?

R. – Uno a 100 al momento: su 100 anziani, 99 non lo conoscono e uno lo conosce.

D. – Sono interessati ad imparare cose nuove?

R. – Non è che sono interessati, sono affamati di sapere queste cose, per i motivi che le ho detto prima, e per tenersi in contatto con i loro cari, con i loro familiari che magari sono in città diverse.

D. - Infatti, questa scuola di internet per i nonni è anche un modo per favorire l’inclusione sociale...

R. – Ad esempio, su un social network, come il più comune a tutti – Facebook - molti nonni stanno rincontrando i loro amici, che abitano in altre città, compagni di scuola, ma anche i loro nipotini.

D. – E’ anche un’occasione di scambio tra giovani e anziani, perché ricordiamo che gli insegnanti sono tutti giovani under 30...

R. – Esatto, sono tutti giovani under 30, che abbiamo cercato di recuperare. Credo che in totale ci siano 500 formatori in tutta la nazione e con l’aiuto e il sostegno della Fondazione abbiamo creato 500 posti di lavoro. L’importanza di questo progetto non è solo per l’alfabetizzazione degli anziani ma, cosa più importante, è perché nuovamente il nonno torna ad essere l’origine, la radice, l’essenza della saggezza.







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