Escalation di violenza in Egitto: duri gli scontri nelle piazze fra sostenitori dell'ex
presidente Morsi e le forze di sicurezza. Le vittime oggi sono almeno 30 che si aggiungono
alle altre 19 causate dagli attentati compiuti ieri al Cairo. Il servizio di Paola
Simonetti:
Le battaglie
di piazza infuriano in Egitto lasciando sul campo decine di vittime, rimaste uccise
in sanguinosi scontri in diverse zone del paese fra dimostranti sostenitori del destituito
presidente Morsi e le forze di sicurezza. Teatri della violenza Minya, il Cairo, Giza,
Alessandria. Un bilancio pesantissimo quello del terzo anniversario delle rivolta
anti-Mubarak, che va ad aggiungersi a quello di ieri quando nel corso di scontri e
a seguito di attentati i morti sono stati 19. La situazione più grave sembra essere
quella di Giza dove gli attivisti pro-Morsi parlano di "massacro", di "proiettili
provenienti da ogni direzione" Nella capitale la polizia ha sparato lacrimogeni per
disperdere due manifestazioni dirette a Piazza Tahrir, luogo simbolo della rivoluzione
del 2011. Nel mirino degli anti-islamisti i giornalisti. Oltre una decina di report
egiziani è stata picchiata o messa in salvo dalla polizia per sottrarla alla violenza
della folla. Preoccupata della situazione si è detto il ministro degli esteri italiano,
Bonino: "C''è da sperare - ha affermato -che non si crei una nuova spirale di scontri
e instabilità endemica nel Paese".