India: per le elezioni i vescovi lanciano un appello contro la corruzione
“L’India ha bisogno di politici onesti, che si dedicano con zelo al servizio, che
si adoperano per una nazione libera dal crimine, priva di discriminazioni, dove non
si soffre di fame, e libera dal demone della corruzione. Con l’approssimarsi delle
elezioni generali, tutti i cristiani sono chiamati a dimostrare e attivare l’impegno
sociale, per un’India giusta e pacifica”: è quanto afferma un appello diramato dai
vescovi indiani in occasione delle elezioni che si svolgeranno a maggio prossimo.
L’appello, inviato all’agenzia Fides, è firmato da mons. Yvon Ambrosie, vescovo di
Tuticorin, e da padre Charles Irudayam, rispettivamente presidente e segretario esecutivo
della Commissione per Giustizia, pace e sviluppo, in seno alla Conferenza episcopale
dell’India (Cbci) L’appello nota che “quotidianamente la gente sperimenta sofferenza
e disagi dovuti a malgoverno, cattiva amministrazione, truffe, scandali e corruzione.
Come ha osservato il Pontificio Consiglio Giustizia e pace, la corruzione priva i
popoli di un bene comune fondamentale, la legalità, annullando il rispetto delle regole,
il corretto funzionamento delle istituzioni economiche e politiche e la trasparenza”.
Inoltre, nota il testo giunto a Fides, “la corruzione ostacola la corretta erogazione
delle risorse ai poveri, negando altri due principi della dottrina sociale cattolica:
l'opzione preferenziale per i poveri e la destinazione universale dei beni”. I vescovi
invitano tutti i cittadini a “essere consapevoli del diritto e anche del dovere di
usare il loro voto per promuovere il bene comune”, scegliendo politici “che dimostrino
integrità e saggezza, si impegnino contro ogni forma di ingiustizia e tirannia, contro
il potere arbitrario da parte di un individuo o di un partito politico, contro ogni
intolleranza”, dedicandosi al servizio di tutti " con sincerità ed equità, anzi con
la carità”. La Chiesa in India – spiega il documento – intende contribuire a “costruire
una società giusta e pacifica, ispirato al Vangelo e alla dottrina sociale della Chiesa”.
Per questo i vescovi invitano i cittadini ad “eleggere tra i partiti politici, nazionali
o regionali, antichi o nuovi, rappresentanti che governino ispirandosi alla difesa
della dignità umana, alla promozione dello sviluppo inclusivo, lavorando per il bene
comune, la giustizia, la pace e la fraternità. Abbiamo bisogno di rappresentanti che
siano interessati al benessere del popolo, che siano responsabili e trasparenti, che
si impegnino a rendere l'India una culla di pace e prosperità”, conclude il testo.
(R.P.)