Calabria, a Cassano allo Ionio fiaccolata per ricordare le vittime della mafia
Si è svolta a Cassano allo Ionio, in provincia di Cosenza, una fiaccolata per ricordare
le vittime del triplice omicidio mafioso scoperto domenica. Tra di loro il piccolo
Cocò di appena tre anni. L'iniziativa è stata promossa dalla diocesi e dal comune.
Al termine, il vescovo Nunzio Galantino ha guidato un momento di preghiera. Sul significato
della fiaccolata, Maura Pellegrini Rhao ha intervistato Giampaolo Iacobini,
responsabile comunicazione della Caritas di Cassano allo Ionio:
R. - Col
problema mafia la città deve imparare sicuramente a fare i conti, perché per lungo
tempo si è convissuto in silenzio, quando non addirittura con collusioni, che hanno
di fatto annullato i confini tra la società civile e la piovra mafiosa. Oggi Cassano
e la Calabria hanno preso coscienza della pervasività del fenomeno mafioso e quella
di questa sera vuole essere simbolicamente proprio una risposta che si pone lungo
il cammino avviato già da tempo, quello per il quale si vuole dimostrare che esistono
una Cassano e una Calabria diverse da quelle che finiscono quotidianamente - ahimè!
- per fatti di cronaca sulla stampa nazionale.
D. - Cosa vi augurate come
frutti di questa fiaccolata?
R. - Ci auguriamo che la gente risponda positivamente
e non solo a Cassano, ma in tutto il territorio diocesano, per quanto accaduto a Cassano
non è certo il segnale di un fenomeno territorialmente limitato alla nostra città.
E’ invece il segno di un crimine organizzato che delinque e spadroneggia senza conoscere
confini territoriali. Ecco perché Cassano, in questo momento, può diventare il punto
di svolta per un’intera regione nella lotta la crimine. Già in passato, altre volte,
si erano verificati eventi criminali culminati in omicidi, ma questa volta il coinvolgimento
di un bimbo di tre anni rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol per le mafie
che - come noto - si reggono sul consenso tacito di gran parte della società. Confidiamo
che Cassano e la Calabria sapranno rispondere con forza e determinazione, urlando
il loro “no” alla morte e soprattutto il loro “si” alla vita!