2014-01-21 15:15:35

Riforma elettorale, Diotallevi: "Italicum è accordo buono, ma già peggiorato, frutto di vera democrazia"


Luca Diotallevi, sociologo Università Roma Tre - Settimane Sociali
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"L'accordo che ha portato alla proposta del modello di legge elettorale chiamato 'Italicum' segna senz'altro una svolta nella politica italiana. Ma è una svolta nata dall'entrata di Matteo Renzi sulla scena politica come segretario del Pd, un ingresso paragonabile solo a quello di Berlusconi come leader del centro-destra, avvenuto vent'anni fa. Anche in questo caso, cioè, il sistema chiuso della casta dei partiti è stato, in un modo o nell'altro, frantumato ed è entrato in gioco un personaggio forte della legittimità democratica ricevuta che ha prodotto un'accelerazione dei tempi della politica. Almeno per un attimo, in Italia, il tempo della politica si è così allineato con i tempi di una democrazia. Ci siamo così resi conto che è la resistenza quarantennale del ceto politico ad impedire un lavoro che si può fare in quindici giorni, come hanno dimostrato Renzi e Berlusconi. Il problema però è che la fortissima resistenza alle riforme che ha il suo perno nel Quirinale, perché Alfano, i bersaniani e Letta poco potrebbero con le loro modestissime forze, ha già ridotto l'accordo a qualcosa di meno buono rispetto all'originale. Accordo che ora rischia, soprattutto, di essere distrutto in Parlamento dove, per una ragione o per l'altra, Renzi e Berlusconi non hanno l'equivalente della loro legittimità. La bontà del loro accordo era originariamente alta proprio perché abbatteva piccole frazioni, rendendo possibile a maggioranza e opposizione di fare il loro mestiere. Ovviamente chi campa proprio dei piccoli frazionismi, appoggiato dal Quirinale, oggi reagisce.

Credo che il presidente Napolitano sia stato soddisfatto della 'riduzione' subita dall'accordo sulla riforma elettorale. In origine, infatti, si era parlato di replicare il 'modello spagnolo' dove il riparto dei seggi non avviene a livello nazionale ma a livello di piccolo collegio. Ciò implica che se hai meno del 20-25% dei voti in un singolo collegio non passi. Ed è il meccanismo con cui funzionano tutte le democrazie serie del mondo. Quindi possiamo dire che il Quirinale ha ottenuto una modesta vittoria perché ha stemperato il carattere riformista dell'accordo tra Berlusconi e Renzi. E' chiaro quindi perché oggi Napolitano, Alfano, la parte più conservatrice del Pd, festeggino. Hanno portato una prima picconata a un accordo che per i riformisti è da difendere con le unghie e con i denti. Basterebbe infatti che si reintroducesse in Parlamento la preferenza o si abbassasse di pochissimo la soglia già bassa che è stata introdotta per lo sbarramento e saremmo alla fine. Si creerebbe così un sistema che incita a costituire quelle grandi coalizioni eterogenee che sono state la ragione del fallimento in passato di Prodi e Berlusconi. Entrambi avevano ricevuto molti voti ma si sono ritrovati poi minacciati dall'interno in coalizioni esageratamente eterogenee, create proprio dalle passate leggi elettorali. L'accordo Berlusconi-Renzi era quasi riuscito a cancellare questa anomalia che ora è stata in parte reintrodotta.

A chi ha criticato Renzi per aver voluto incontrare Berlusconi, e raggiungere con lui un accordo sulla riforma elettorale, possiamo rispondere in due modi. Se parliamo seriamente dobbiamo affermare che Berlusconi, piaccia o non piaccia, gode di un ampio consenso elettorale e rispettando lui si rispettano i suoi elettori. Se invece la vogliamo buttare a ridere, potremmo ricordare che Rutelli, D'Alema, Veltroni, Bersani, si sono lungamente incontrati, 'nascostamente', con Silvio Berlusconi. Questo invece è un incontro che è avvenuto alla luce del sole. Ci mancherebbe che i leader dei due maggiori partiti non s'incontrassero! E' l'incontro dei due leader delle due vere grandi coalizioni. Non possiamo invece considerare tali quelle create dal Quirinale e capeggiate da Letta e Alfano. Può non piacere, ma la democrazia è questa". (Intervista a cura di Fabio Colagrande)








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