Nigeria: appello di mons. Kaigama alla convivenza pacifica
Per costruire una nuova Nigeria è necessario un cambiamento di mentalità e una convivenza
pacifica tra le sue diverse componenti etniche, religiose e politiche. E’ quanto ha
detto il presidente della Conferenza episcopale nigeriana, mons. Ignatius Kaigama,
intervenendo nei giorni scorsi a Jos al 42.mo congresso del Consiglio nazionale dei
laici. Tema della sessione, alla quale hanno partecipato 300 delegati da tutte le
diocesi nigeriane, era appunto “Una nuova Nigeria è possibile”. Nel suo intervento,
l’arcivescovo di Jos ha invocato la riscoperta di un sano patriottismo, scevro da
quell’avidità e interessi personali che tanto condizionano la vita del Paese. Non
meno importante per questa costruire una nuova Nigeria è la convivenza pacifica tra
le sue diverse comunità, una convivenza minacciata dal fanatismo religioso e dalle
violenze etniche che danno “l’impressione che ci sia un conflitto tra musulmani e
cristiani”, quando spesso – ha affermato - si tratta di conflitti che hanno motivazioni
sociali estranee alla religione. Il presule ha denunciato in proposito le strumentalizzazioni
da parte di gruppi interessati a conquistare spazio e peso politico come gli islamisti
di Boko Haram. “Il nuovo cittadino nigeriano che sogniamo - ha quindi concluso mons.
Kaigama - emergerà solo quando uomini e donne come voi faranno la loro parte e ogni
nigeriano difenderà gelosamente il proprio retaggio di civiltà, dando il giusto valore
alle nostre diversità culturali e usando le nostre ricchezze economiche a beneficio
di tutti e non di pochi”. Di qui l’appello ai fedeli laici della Nigeria a testimoniare
concretamente i valori del Vangelo nella vita quotidiana. (L.Z.)