2014-01-21 07:26:05

Centrafrica: Catherine Samba Panza eletta nuovo Presidente ad interim


Catherine Samba Panza, sindaco di Bangui, e' stata eletta ieri nuovo Presidente ad interim della Repubblica Centrafricana. Lo ha comunicato il Consiglio nazionale di transizione. Samba Panza, che sara' la prima leader donna della nazione, ha vinto il ballottaggio contro Desire Kolingba, figlio di un ex presidente, ottenendo 75 voti, contro i 53 di Kolingba. Da dicembre si e' aggravato il conflitto nel Paese, teatro di scontri tra milizie islamiche e cristiane, e centinaia di persone
hanno perso la vita. Cedendo alle pressioni dei leader dei paesi membri della Comunita' Economica degli Stati dell'Africa Centrale (Ecowas), dieci giorni fa avevano annunciato le loro dimissioni Michel Djotodia e Nicolas Tiangaye, dalla carica di Presidente ad interim e primo ministro. L'Unione europea ha approvato una missione militare nel Paese, in appoggio a quella africana e francese già in corso, mentre i Paesi donatori - riuniti a Bruxelles - hanno promesso 500 milioni di dollari per il 2014. Domenica la Croce Rossa internazionale e quella centrafricana hanno annunciato la scoperta di una cinquantina di corpi tra Bangui e il confine col Camerun. Della situazione nella capitale, dove attualmente sono presenti le milizie anti-Balaka, ci parla padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano in Centrafrica, intervistato da Giada Aquilino: RealAudioMP3

R. – Da due o tre giorni cerchiamo di calmare gli anti-Balaka, che sono entrati in città e hanno saccheggiato un po’ tutto: i negozi degli arabi, le case. Ed ora che hanno saccheggiato tutto, stiamo cercando di rasserenare gli animi, ma sono minacciosi, sono tanti ed è veramente una situazione difficile.

D. – Perché stanno attaccando le attività commerciali?

R. – Per un sentimento di vendetta nei confronti della popolazione musulmana, per ciò che è successo in questi mesi, e poi semplicemente per rubare.

D. – In queste ore la situazione appare fuori controllo. Quale sarà il primo compito del nuovo presidente del Consiglio nazionale di transizione?

R. – Sarà molto, molto dura. Bisogna vedere che forza avrà e soprattutto cosa riuscirà a fare. Sta, infatti, saltando un po’ tutto nel Paese. Qui i Seleka sono partiti e gli anti-Balaka hanno preso la città, ma abbastanza pacificamente, perché non ci sono stati morti, per fortuna. A Bokaranga, invece, hanno preso la città, ci sono stati morti e case e quartieri bruciati. A Bouar ci sono minacce e a Bossemptele, che si trova a 90 chilometri, sanguinose violenze. Tutto il Paese, quindi, sta prendendo fuoco, anche perché le dimissioni dell’ex presidente sono state tardive. Bisogna vedere se il nuovo presidente avrà capacità, coraggio e sufficiente appoggio per poter fare qualcosa.

D. – La Croce Rossa ha annunciato la scoperta di 50 corpi, tra Bangui e il confine con il Camerun. Si tratta di vittime di quale violenza?

R. – Spesso sono vittime degli scontri tra anti-Balaka e Seleka o anche degli attacchi contro i civili musulmani. Purtroppo c’è talmente tanto risentimento che poi è difficile calmare gli animi.

D. – A Nord-Est di Bangui, nelle ultime ore, centinaia di musulmani si sarebbero rifugiati in una parrocchia, per sfuggire alle violenze...

R. – Sì, verso Boali, ma è ciò che è accaduto in tanti posti. Anche noi li stiamo assistendo in un quartiere di Bozoum: ieri abbiamo portato acqua, riso, cerchiamo di dar loro una mano come possiamo.

D. – In questo momento, cosa cercate di comunicare alla gente?

R. – Continuiamo a dire a tutti di stare calmi, di lavorare per il perdono e la riconciliazione e di cercare di pensare a ricostruire. Oggi noi abbiamo riaperto le scuole, ma nelle altre in città sono ancora chiuse. Questo è quello che cerchiamo di fare, ma non è così facile. Ci vuole ancora molto tempo prima di riuscire a riavere la pace.









All the contents on this site are copyrighted ©.