Calabria. Mons.Galantino sui corpi carbonizzati: "Sgomento e sconfitta"
“Sgomento e sconfitta”. Sono queste le prime parole pronunciate ieri dal vescovo di
Cassano allo Ionio e segretario generale della Cei “ad interim”, mons. Nunzio Galantino,
alla notizia del ritrovamento, in contrada Fiego di Cassano, dell’automobile con a
bordo tre cadaveri carbonizzati, tra i quali un bambino di tre anni. Il presule ha
ricevuto la notizia mentre in cattedrale stava celebrano la Festa della pace con i
ragazzi dell’Azione Cattolica. Prima di recarsi sul posto e pregare davanti a quei
corpi - riferisce l'agenzia Sir - mons. Galantino ha duramente condannato la violenza
che ha colpito anche un innocente: un bambino di appena tre anni ed ha espresso “sgomento”
per il livello di “efferatezza raggiunto da chi ha consumato il delitto!”. “Come si
può - ha detto - dar fuoco a una macchina sapendo che lì dentro vi sono delle persone
e, tra queste, un bambino? Come si può non sentire il pianto di un bambino? Come si
può?”. Quanto è avvenuto, ha aggiunto, è “una sconfitta di tutti, soprattutto di quanti
continuano a girare alla larga dal disagio morale, oltre che economico e sociale nel
quale si vive accanto a noi”. Ma “sconfitta” anche “per quanti nella nostra Comunità
ecclesiale continuano a pensare che basta una serie di cerimonie ben fatte per sentirci
apposto”. “Il Signore c’interpella anche attraverso i resti carbonizzati delle tre
vittime che ho visto estrarre dalla macchina data alle fiamme. É anche quella Parola
di Dio”, ha detto ancora mons. Galantino: “Come rispondiamo? Accanto a uomini e donne
che da noi si spendono in maniera ammirevole e coraggiosa, c’è anche gente che ritiene
eventi come quello che ha visto tre vittime bruciate come qualcosa che c’interessa
poco. No! Non può essere così! E chi la pensa così sarà pure esperto di cerimonie,
buon intrattenitore di gruppi e solerte organizzatore di eventi più o meno confinanti
con la religione, ma avrà capito davvero poco di Vangelo!”. (R.P.)