2014-01-18 15:34:50

Siria, la Coalizione Nazionale partecipa a "Ginevra 2", ma ancora tante le incognite


Dopo quasi due giorni di dibattito a Istanbul, la Coalizione Nazionale Siriana ha deciso di partecipare ai lavori dell'imminente conferenza di pace Ginevra 2, che si aprira' mercoledi' prossimo. Ma sono ancora tante le questioni aperte, legate ai temi da affrontare, e alla futura gestione della crisi che oppone Damasco al fronte degli oppositori. Sui possibili scenari, Giancarlo La Vella ha intervistato Giorgio Bernardelli, esperto di Medio Oriente:00:02:06:38

R. – Sono scenari di grande incertezza: fino a poche ore dall’inizio di questa Conferenza, non è ancora del tutto chiaro chi vi prenderà parte realmente, anche perché c’è molta divisione all’interno del fronte dell’opposizione ad Assad. Per cui, è un appuntamento pieno di incognite. La crisi siriana è una crisi intricata, una crisi in cui entrano in gioco anche interessi di tanti Paesi che ruotano intorno alla Siria. “Ginevra 2” si può guardare solo come possibile spiraglio per l’inizio di un processo …

D. – C’è il rischio che il numero degli argomenti in discussione si allarghi tanto da lasciare in secondo piano proprio la crisi siriana?

R. – No, io non credo che questo sia un rischio, anzi. Io credo che questo alla fine sia il possibile punto di forza del processo che tutti auspicano che parta da “Ginevra 2”, nel senso che non esiste una soluzione alla crisi siriana senza uno sguardo ampio rispetto alle questioni che stanno scuotendo l’intera regione. Non c’è, oggi, una soluzione per la Siria: l’unica possibile soluzione è un approccio che aiuti a trovare nuovi equilibri di forza all’interno di un’intera regione. Bisogna anche dirsi molto chiaramente che senza “Ginevra 2” l’alternativa è una guerra che andrà avanti per anni, in Siria …

D. – Rimarrà comunque, dopo “Ginevra 2”, l’incognita dei gruppi qaedisti che non parteciperanno alla Conferenza e – si presume – continueranno ad imperversare sul terreno siriano?

R. – Questo sicuramente. Però, anche qua è molto importante capire da dove nascono questi gruppi e chi sono coloro che finanziano questi gruppi, perché c’è connivenza di alcuni Paesi della regione che hanno cercato anche di usare questi gruppi per interessi propri, per equilibri che avrebbero potuto essere favorevoli, in questo grande conflitto in cui si stanno giocando i nuovi rapporti di forza all’interno del Medio Oriente. Allora, è si riesce a portare allo scoperto questo nodo, oppure non se ne esce!







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