2014-01-18 15:07:36

L'arcivescovo di Québec: divieto dei simboli religiosi previsto da Carta dei valori è liberticida


Il cardinale designato Gérald Lacroix, arcivescovo di Québec, ha ribadito le forti riserve dei vescovi sulla cosiddetta “Carta dei valori”, che vuole vietare l’esposizione di tutti i simboli religiosi, compresa la croce cristiana, in tutti gli uffici pubblici in nome della laicità. Il controverso provvedimento è stato presentato dal governo guidato dal "Parti Québequois", lo scorso novembre, ed è attualmente all’esame del parlamento. Secondo mons. Lacroix, che riceverà la berretta cardinalizia nel prossimo Concistoro del 22 febbraio, si tratta di una misura “eccessiva”. “La libertà di esprimere la nostra fede in privato e in pubblico – ha argomentato – è un diritto riconosciuto dalla nostra Carta dei diritti e delle libertà”. A preoccupare il presule sono anche le profonde divisioni che il dibattito sulla “Carta dei Valori” ha creato in Québec. La convivenza pacifica, ha detto, passa in primo luogo attraverso “l’amore e il rispetto che ci portano a riconoscere l’altro e sono la strada per la riconciliazione: questo aiuta a costruire la società”. Le parole di mons. Lacroix fanno eco al duro giudizio espresso dal presidente dei vescovi del Québec, mons. Pierre-André Fournier, secondo il quale vietare i simboli religiosi equivale a negare una parte importante del patrimonio nazionale, in nome di un “ateismo ufficiale”. Preoccupazioni sono state espresse anche dalla comunità ebraica locale. (L.Z.)







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