Obama cambia le regole delle intercettazioni: nuovo equilibrio tra privacy e lotta
al terrorismo
Il governo Usa imporrà nuovi limiti allo spionaggio indiscriminato di cittadini americani
e leader stranieri. Ma, ha avvertito Barack Obama, la raccolta di dati resta uno strumento
fondamentale per l’attività di intelligence. Da New York, il servizio di Elena
Molinari:
"Serve un nuovo
approccio alle intercettazioni". Lo ha promesso il presidente americano, illustrando
in un discorso una bozza di riforma dei metodi di spionaggio della National Security
Agency. "Dobbiamo creare un meccanismo che preservi le capacità di raccolta dati,
ma allo stesso tempo difenda contro i rischi di nuove intrusioni", ha aggiunto il
capo della Casa Bianca. Dopo gli scoop giornalistici e le crisi diplomatiche
innescate dalle rivelazioni della "talpa", Edward Snowden, Barack Obama assicura dunque
agli americani e agli alleati una maggiore tutela della loro privacy. Ma lascia
capire che non intende fermare la raccolta a pioggia dei dati telefonici e cibernetici
del suo governo. "Cambiare non sarà facile", ha ammesso infatti il presidente Usa,
che ha poi delegato lo studio della riforma al Congresso e a John Podestà, ex braccio
destro di Bill Clinton. Obama ha concluso che d’ora in poi l’attività dell’intelligence
sarà più trasparente e lo spionaggio delle comunicazioni dei leader alleati limitato
a casi eccezionali.