Concentrarsi sul centro della fede, l’amore di Dio: così il Papa a una delegazione
ecumenica
“Bisogna che la nostra testimonianza si concentri sul centro della nostra fede, sull’annuncio
dell’amore di Dio”. E’ quanto sottolineato da Papa Francesco nell’udienza alla delegazione
ecumenica finlandese in occasione della festa di sant’Enrico, patrono della Finlandia.
Il Pontefice ha quindi messo l’accento sull’importanza dell’ecumenismo spirituale
e della testimonianza comune dei cristiani, specie in contesti come quello dell’Europa,
dove è sempre meno presente il riferimento a Dio. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“Cristo è stato
forse diviso?” Papa Francesco ha svolto il suo discorso muovendo dall’interrogativo
al centro della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani di quest’anno. “La
stessa domanda”, ha osservato, è oggi rivolta a noi, soprattutto “davanti ad alcune
voci che non riconoscono più come obiettivo perseguibile la piena e visibile unità
della Chiesa”. Il Papa ha incoraggiato dunque “a non desistere” nello “sforzo ecumenico,
fedeli a quanto lo stesso Signore Gesù ha invocato dal Padre: che tutti siano una
cosa sola”:
“Nel tempo attuale, anche il cammino ecumenico e le relazioni
tra i cristiani stanno attraversando significativi cambiamenti, dovuti in primo luogo
al fatto che ci troviamo a professare la nostra fede nel contesto di società e culture
dove è sempre meno presente il riferimento a Dio e a tutto ciò che richiama la dimensione
trascendente della vita. Lo notiamo soprattutto in Europa, ma non soltanto”.
Proprio
per questo motivo, ha proseguito il Papa, “bisogna che la nostra testimonianza si
concentri sul centro della nostra fede, sull’annuncio dell’amore di Dio che si è manifestato
in Cristo suo Figlio”. Qui, ha soggiunto, troviamo “spazio per crescere nella comunione
e nell’unità tra di noi, promuovendo l’ecumenismo spirituale, che nasce direttamente
dal comandamento dell’amore lasciato da Gesù ai suoi discepoli”. A tale dimensione
spirituale, ha poi affermato, faceva riferimento anche il Concilio Vaticano II:
“L’ecumenismo
è infatti un processo spirituale, che si realizza nell’obbedienza fedele al Padre,
nel compimento della volontà di Cristo e sotto la guida dello Spirito Santo. Invochiamo
dunque senza stancarci l’aiuto della grazia di Dio e l’illuminazione dello Spirito
Santo, che ci introduce nella verità tutta intera, portatrice di riconciliazione e
di comunione”.