2014-01-16 12:58:22

Sud Sudan: appello del Consiglio delle Chiese per la cessazione degli scontri


L’immediata e incondizionata cessazione delle ostilità e l’apertura di negoziati con la mediazione della comunità internazionale. E’ l’accorato appello rivolto dal Consiglio delle Chiese cristiane del Sud Sudan del Sudan, dove non si fermano gli scontri a sfondo etnico tra l’esercito del Governo del presidente Salva Kiir Mayardit e i ribelli legati all’ex vice presidente Rijek Machar. In un messaggio diffuso in questi giorni, i leader cristiani esprimono profondo dolore per una guerra fratricida che sta mettendo a repentaglio l’integrità stessa del giovane Stato africano ad appena due anni e mezzo dall’indipendenza da Khartum. “Siamo convinti di essere una nazione e un popolo unito dal destino, dalla speranza e dalla fede, una nazione che è un prezioso dono di Dio a tutti noi con tutte le nostre diversità”, si legge nel testo, firmato, tra gli altri, dall’arcivescovo di Juba Paulino Lokudu Loro. Di qui l’appello alle parti in conflitto a deporre immediatamente le armi e a consentire l’apertura di corridoi umanitari per soccorrere i civili, e alla comunità internazionale ad intensificare gli sforzi per una soluzione pacifica al conflitto. I leader cristiani sudanesi, da parte loro, ribadiscono l’impegno per la pace e a contrastare ogni forma di etnocentrismo che mina l’unità del Paese. (L.Z.)







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