2014-01-15 08:33:18

Svizzera: la Caritas respinge l'iniziativa contro l'immigrazione di massa


Il 9 febbraio, la Svizzera sarà chiamata al voto sull’iniziativa contro l’immigrazione di massa, promossa da alcuni partitici politici e che chiede allo Stato di porre limiti ai migranti, fissando tetti massimi per i permessi per stranieri e richiedenti l‘asilo. Un’iniziativa che la Caritas locale respinge con forza: in una nota diffusa sul suo sito web, l’organismo caritativo sottolinea come tale iniziativa “tenti di opporre tra loro la libera circolazione degli individui e la politica del diritto di asilo”. Se, infatti, “l’iniziativa dovesse essere accettata, bisognerà attendersi degli inasprimenti insostenibili del diritto d’asilo, il che violerebbe gli obblighi internazionale in questo settore”. Inoltre, la Caritas fa una considerazione: “Il numero di rifugiati varia molto da un anno all’altro e il numero di domande d’asilo è oscillato tra i 10mila e i 40mila all’anno, nel corso dell’ultimo ventennio”, anche a causa “delle crisi politiche nel mondo”. Cosa fare dunque? La Caritas lo chiede in modo provocatorio: “Estradare o espellere i rifugiati nei Paesi in cui sono perseguitati? Inasprire ulteriormente la concessione del ricongiungimento familiare, il che rappresenterebbe una violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo?”. Per questo, l’organismo caritativo conclude la sua dichiarazione affermando ancora una volta che “la libera circolazione delle persone e la politica d’asilo sono opposte l’una all’altra; i diritti fondamentali dei richiedenti asilo non saranno rispettati e continueranno ad essere indeboliti, con il conseguente indebolimento del clima generale”. Se questa è “proprio l’intenzione di coloro che propongono l’iniziativa”, allora – è l’appello finale della Caritas – “la popolazione svizzera è chiamata a rifiutare un simile degrado del diritto d’asilo”.(I.P.)







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