2014-01-15 17:31:38

Marò in India: commessi troppi errori dalla politica italiana


Giuseppe Palmisano, direttore Istituto Studi Giuridici Internazionali del Cnr
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L'applicazione e il rispetto del Diritto internazionale da parte di molti Paesi non è mai stata una caratteristica forte a livello mondiale. Molti Stati danno seguito ad interessi nazionali rispetto al Diritto internazionale. In teoria, i Marò italiani , Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti dall'India, possono rischiare l'applicazione della pena di morte. Ma in pratica è da escludere che nel giudizio sia applicata la legge indiana sulla pirateria che prevede la pena capitale, perchè il governo indiano più volte ha dato garanzie al riguardo. La Corte Suprema indiana, infatti, non ha fatto mai riferimento, fin dalla sentenza del gennaio 2013, alla legge sulla pirateria ma ad altre fonti giuridiche.
Dobbiamo dire tuttavia che in questa vicenda gli errori commessi dall'Italia sono parecchi. Il primo è stato quello di non aver impedito l'attracco in India della nave con a bordo i Maro'. Un errore tattico, se vogliamo. Poi, secondo me, l'altro errore è stato quello di riportare i Marò, per ben due volte, in India, quando sono tornati, nel 2012 per le vacanze di Natale e l'anno scorso per le elezioni politiche.Queste non sono valutazioni giuridiche, ma politico economiche. L'Italia forse ha bisogno dell'India come patner commerciale più che l'India dell'Italia. (a cura di Luca Collodi)







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