2014-01-14 15:57:49

Ordine di Malta. Fra' Festing ai diplomatici internazionali: siamo destinati a crescere


Le principali crisi umanitarie sono state il cuore del discorso del Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, Fra’ Matthew Festing che ieri ha ricevuto nella Villa Magistrale, sede dell'Ordine a Roma, gli ambasciatori dei Paesi con cui l’Ordine intrattiene rapporti diplomatici bilaterali, in tutto 104 Stati. Dal tifone nelle Filippine, alla guerra in Siria, Fra’ Festing ha ricordato tutte le aree di intervento medico-umanitario dell’Ordine. Servizio di Francesca Sabatinelli: RealAudioMP3

Cinque milioni di euro a sostegno, nei prossimi due anni, delle popolazioni delle Filippine colpite dal tifone Haiyan, assistenza a circa 40 mila rifugiati siriani, molti dei quali ospitati nel centro di Khaldieh nel nord del Libano e a Kilis in Turchia. Sono alcuni degli interventi straordinari che nel 2013 hanno impegnato il Sovrano Militare Ordine di Malta, da ben 900 anni dal suo riconoscimento ufficiale, anniversario festeggiato nel 2013, in prima linea al fianco dei poveri e dei sofferenti, in qualità di più antico Ordine religioso ospedaliero laicale della Chiesa cattolica. Lo ha ricordato il Gran Maestro, Fra’ Matthew Festing, nel suo discorso al Corpo diplomatico accreditato presso l’Ordine, citando tra le altre aree di intervento anche Lampedusa, Congo e Uganda, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan e Mali, Haiti. Il Gran Maestro ha sottolineato la grande necessità di diplomatici, in un momento in cui "con i limiti della globalizzazione, assistiamo a un ritorno degli Stati, che richiede anche un ritorno dei diplomatici, perché la diplomazia è lo strumento preferito dagli Stati". Fra’ Festing non ha mancato di ricordare nel suo discorso la rinuncia nel 2013 di Benedetto XVI “che in tante occasioni ha dimostrato la sua vicinanza” alla missione e all’azione dell’Ordine, e l’elezione di Papa Francesco “il cui messaggio per la cura dei più bisognosi come asse privilegiato di azione” trova risonanza nel motto dell’Ordine: ‘obsequium pauperum”. Ecco come Fra’ Matthew Festing ha riassunto ai nostri microfoni l’azione dello SMOM nel 2013:

R. – One of the thing…
Il problema, molto spesso, è che le emergenze avvengono contemporaneamente – la Siria che avviene dopo le Filippine, che avviene dopo altre emergenze in Africa - e questo mette ovviamente una grandissima pressione sulle nostre attività in tutto il mondo. Dobbiamo essere in grado di reagire in maniera pronta e quindi dobbiamo rimanere in allerta. Quello che facevamo 900 anni fa in realtà è quello che continuiamo a fare oggi, tutti i giorni. E’, dunque, un’organizzazione che mantiene viva la sua missione antica, che l’ha accompagnata dalla nascita, ma è anche, al tempo stesso, un’organizzazione che si sa adattare ai tempi che cambiano, alle nuove esigenze, e quindi è un’organizzazione che è destinata a crescere, a continuare.

D. – Le dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di Papa Francesco, due eventi epocali nel 2013, per il mondo intero, e quindi anche per il Sovrano Ordine di Malta...

R. – What is interesting I think…
E’ molto interessante, perché in realtà si tratta di due persone, due uomini, con gli stessi obiettivi, ma con personalità molto diverse. Sicuramente, non assisteremo a dei cambiamenti radicali, rispetto alle dottrine della Chiesa, però sicuramente ci sarà una differenza nell’approccio ai problemi della Chiesa. Io sono convinto che, per quanto riguarda l’approccio di Papa Francesco alle questioni sociali, ci sia una grandissima sintonia con la missione dell’Ordine di Malta e di questo siamo ovviamente molto felici. Mi sento inoltre di dire che Benedetto XVI era un membro dell’Ordine e io gli sono particolarmente affezionato.

Ultimo aggiornamento: 15 gennaio







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