Thailandia. La Chiesa sulle proteste: “L’esito sia pacifico”
Sulle tensioni e sulle proteste antigovernative che oggi attraversano, con un forte
impatto sulla vita sociale e civile, la capitale Bangkok “una è la cosa più importante:
che l’esito sia pacifico. Speriamo e preghiamo perché le manifestazioni non sfocino
in violenza”: lo dice all’agenzia Fides padre Surasit Chumsriphan, parroco della cattedrale
dell'Assunzione nella capitale thailandese. Bangkok, notano fonti di Fides, è oggi
paralizzata dai manifestanti che intendono avviare una “prova di forza” per costringere
il governo alle dimissioni e a rimandare le elezioni politiche, fissate per il 2 febbraio.
I fedeli cristiani assistono con preoccupazione alla nuova ondata di protesta. Padre
Chumsriphan spiega a Fides: “Il Paese è nell’incertezza. Non sappiamo cosa accadrà
nelle prossime settimane. Tutte e due le parti in campo hanno qualche ragione nelle
loro rivendicazioni. In ogni caso auspichiamo un confronto pacifico, basato sulla
dialettica e su dinamiche democratiche. Il confronto è il sale della democrazia, ma
entrambe le parti la invocano e la intendono in un modo diverso. Su una fatto tutti
i cittadini thailandesi concordano: sull’urgenza di avviare un’era di riforme sociali,
civili ed economiche per il Paese”. (R.P.)