Concistoro. Mons. Capovilla: l'annuncio del Papa è "un raggio di luce sul tramonto
della mia vita"
Tra i nuovi cardinali c’è anche mons. Loris Francesco Capovilla, già segretario
particolare di Giovanni XXIII. L'elevazione alla porpora dell'arcivescovo, oggi 98enne,
giunge nell'anno della canonizzazione di Papa Roncalli che sarà proclamato santo il
prossimo 27 aprile. Ascoltiamo mons. Capovilla al microfono di Paolo Ondarza:
R. - L’annuncio
a me è arrivato assolutamente improvviso ed inatteso. Sono molto legato al Papa, come
sono stato educato fin da ragazzo nel mio seminario di Venezia, e non solo con l’affetto,
ma con la mente e con la mia piccola azione, che ho cercato di fare lungo il corso
della mia lunga vita e nei miei 74 anni di sacerdozio. Mi ha preso all’improvviso!
Sono rimasto stupito e ho detto: “Anche io voglio ripetere quello che un bergamasco,
fatto cardinale, ha scritto e ha voluto che fosse messo nel suo stemma gentilizio
‘Sola gratia tua’”. Se è stato fatto questo riconoscimento, se è venuta anche questa
creazione come un raggio di luce sul tramonto della mia vita, lo devo solo alla bontà
di Papa Giovanni, ai suoi esempi e alla sua santità, e alla bontà e alla amabilità
di Papa Francesco, che ha guardato ad un vecchio prete e ha creduto di onorare in
me tutti i sacerdoti più umili, che hanno servito in silenzio. Mi sono sempre considerato
un "facchinodi Dio" e mi sono sentito piccolo tra i piccoli. Ho servito
e finché Dio mi lascia qui continuerò a servire, ad amare, a credere all’unità della
famiglia umana. Grazie tante!
D. - C’è un pensiero che vorrebbe rivolgere al
Papa?
R. - Che devo dire? “Ineffabile gratitudine”, perché ineffabile è un
qualcosa che non si sa esprimere e non so esprimere in pieno i sentimenti del mio
animo. Glielo scriverò naturalmente, ma non so dire altro!