Iraq: tra le nuove lingue ufficiali anche il siriaco e l'armeno
Il Parlamento iracheno ha riconosciuto anche il siriaco e l'armeno tra le lingue ufficiali
del Paese, così come quella dei Turkmeni. La legge in materia - approvata dalla Camera
dei Rappresentanti negli scorsi giorni - rappresenta il punto d'arrivo di dieci anni
di sforzi e mobilitazioni per far riconoscere a livello legislativo una norma già
prefigurata nella Costituzione. Il principio espresso dalla Carta fondamentale è un’espressione
dell'uguaglianza dei diritti di tutti i cittadini iracheni. Di fatto, fino ad oggi,
le uniche lingue riconosciute come ufficiali dall'amministrazione pubblica erano l'arabo
e il curdo. Il provvedimento – riferiscono fonti locali consultate dall'Agenzia Fides
– è stato accolto con soddisfazione dalle comunità cristiane interessate. “Il siriaco,
la lingua di Cristo, la lingua dei nostri antenati, di Babilonia e dell'Assiria è
tornato a essere una lingua ufficiale in Iraq” ha dichiarato Yonadam Kanna, parlamentare
iracheno e segretario generale dell'Assyrian Democratic Movement. La legge troverà
applicazioni concrete soprattutto nelle aree più densamente popolate dai cristiani
armeni e siri, come la Piana di Ninive e i Governatorati di Dahuk e Erbil. Nel momento
drammatico vissuto dal Paese, di nuovo ferito dagli scontri settari e aggredito anche
militarmente dalle milizie jihadiste, il provvedimento legislativo riafferma la vocazione
plurale, interetnica e interconfessionale come la strada per garantire il futuro dell'Iraq
come Nazione. (D.M.)