Anno giudiziario vaticano. Il Pg: forte impulso nella prevenzione del riciclaggio
nei primi mesi del nuovo Pontificato
Nei primi mesi di Pontificato di Papa Francesco sono venute a compimento importanti
innovazioni, già anticipate in alcune disposizioni emanate da Benedetto XVI, in materia
di riciclaggio e finanziamento del terrorismo, nel costante impegno di adeguamento
della legislazione vaticana alla normativa sia internazionale sia comunitaria. Così
il Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, nella relazione per l’inaugurazione
dell’85.mo Anno giudiziario vaticano, tenutasi stamani presso l’Aula delle Udienze
nel Palazzo dei Tribunali. Per l’occasione, è stata celebrata la Messa nella Cappella
del Governatorato, presieduta dal cardinale Raymond Leo Burke, presidente della Corte
di Cassazione. Il servizio di Debora Donnini:
La relazione
del Promotore di Giustizia, Gian Piero Milano, si concentra sulle importanti
innovazioni venute a compimento con il Pontificato di Papa Francesco e già anticipate
in alcune disposizioni emanate da Benedetto XVI, in materia di riciclaggio e finanziamento
del terrorismo. Nel discorso vengono ricordati il Motu Proprio di Benedetto XVI “Per
la prevenzione e il contrasto delle attività illegali in campo finanziario e monetario”
del 30 dicembre 2010 e la legge N. CXXVII che riguarda la prevenzione e il contrasto
del riciclaggio dei proventi di attività criminose e del finanziamento del terrorismo.
Con il Motu Proprio – si ricorda – viene costituita l’Autorità di Informazione Finanziaria,
Aif.
Cogliendo la sostanza e le conseguenze dell’adattamento del diritto vaticano
alla normativa sovranazionale, soprattutto comunitaria, si è potuto rilevare come
la Città del Vaticano da “enclave” dell’Italia tenda progressivamente a divenire “enclave”
dell’Unione Europea, capace di recepire le realtà ordinamentali esterne, senza derivarne
contaminazioni estranee alla sua natura e conformazione:
“Questa recezione
di normative comunitarie è particolarmente evidente nell’attività legislativa prodotta
nei primi mesi del Pontificato di Sua Santità Francesco, caratterizzati da un forte
impulso nell’ambito della legislazione penale, in particolare - come detto - nella
prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e si colloca nell’ambito
degli impegni assunti nel 2009, con l’adesione del Vaticano alla Convenzione monetaria
europea e ai correlati obblighi”.
Nella Relazione si ricorda il messaggio
di Papa Francesco per la Giornata mondiale della Pace celebrata il primo gennaio 2014
nel quale ci si sofferma sui mali che contrastano la dimensione della fraternità,
fra i quali i traffici illeciti di denaro e la speculazione finanziaria. Su questi
presupposti ecclesiali - si sottolinea - si comprende l’attività normativa dell’attuale
Pontificato, che si è concretizzata nella Lettera apostolica in forma di Motu Proprio
e nelle tre leggi emanate l’11 luglio 2013.
Nella relazione si auspica anche
la creazione all’interno del Corpo della Gendarmeria di un’apposita sezione o gruppo
dedicato alla criminalità di natura economico-finanziaria. Si affronta anche il tema
della cooperazione internazionale nella quale è evidente l’impegno della Santa Sede
attuato con particolare intensità a partire dal 2012 per un adeguamento sempre più
stringente alle direttive sovranazionali, soprattutto per quanto riguarda la criminalità
finanziaria e di matrice terroristica. Si ricorda che per quanto riguarda i rapporti
con la Repubblica italiana nel 2013 sono pervenute 5 richieste di rogatorie penali
e che a tutte è stata data esecuzione. Per la prima volta nella storia dello Stato,
poi, nel mese di luglio l’Ufficio del Promotore di Giustizia ha inoltrato una rogatoria
alla Procura della Repubblica di Roma in merito ad una vicenda di riciclaggio. Si
sottolinea anche che il Promotore di Giustizia ha ricevuto 5 rapporti dall’Autorità
di Informazione Finanziaria in ordine a operazioni sospette di riciclaggio per le
quali sta svolgendo indagini. Infine si esprime apprezzamento al Corpo della Gendarmeria
anche per le attività più collegate direttamente con gli organi giudiziari: attività
nelle quali – si evidenzia – ha effettuato indagini di contrasto alla criminalità
informatica.