Siria: nella lotta intestina fra i ribelli, Assad tenta la riconquista di Homs
L'esercito siriano sfrutta lo scontro fra ribelli siriani e jihadisti e lancia una
pesante offensiva per riconquistare Homs, da oltre un anno nelle mani dell'opposizione
armata. Nei bombardamenti sono morti almeno 37 terroristi secondo l'agenzia di Stato
Sana, mentre per l'Osservatorio siriano per i diritti umani sarebbero oltre 50. In
questa situazione migliaia di civili sono intrappolati sui due fronti e per gli attivisti
vi è un nuovo rischio di carestia dopo quella che ha colpito la città lo scorso ottobre
2013. Dopo Raqqa e la provincia di Aleppo - riferisce l'agenzia AsiaNews - lo scontro
fra la coalizione dei ribelli siriani e gli estremisti dello Stato islamico dell'Iraq
e del levante (Isil) giunge anche ad Hama, provincia da cui partì nel 2011 la rivolta
contro Bashar al-Assad. Questa mattina un'autobomba è esplosa vicino a una scuola
nel villaggio di al-Kaffat, uccidendo almeno 18 persone, quasi tutti civili. Ieri
i gruppi ribelli "moderati" hanno messo sotto assedio la città di al-Dana, una delle
roccaforti dell'Isil nella provincia di Idlib. Il nuovo fronte di guerra interno all'opposizione
anti-Assad sta facendo il gioco del regime che ha allargato la sua controffensiva
da Aleppo ad Hama fino ai sobborghi di Damasco. Dopo i bombardamenti con missili Scud
e "bombe barile" lanciati sulla seconda città della Siria, costati la vita a oltre
700 persone, ieri l'esercito ha ripreso i raid aerei lanciando bombe e missili contro
il quartiere di Sheikh Maqsud (Aleppo) controllato dai ribelli. Per evitare una dissoluzione
dell'opposizione, che segnerebbe una vittoria di Assad, gli Stati Uniti stanno valutando
se riavviare gli aiuti militari non letali congelati lo scorso 11 dicembre per evitare
di rafforzare i miliziani di al-Qaeda. Il New York Times riporta il parere di un funzionario
del governo, anonimo, che ammette che i ribelli stanno dimostrando di essere più moderati
e le paure e i dubbi dei mesi scorsi sono in parte rientrati con l'offensiva lanciata
contro l'Isil. Il destinatario finale degli aiuti sarà comunque il Consiglio supremo
militare (Smc), che insieme Consiglio nazionale siriano, è l'unico organo realmente
moderato dell'opposizione, ma in questi giorni sta agendo insieme al Fronte islamico
per cacciare al-Qaeda dalla Siria. (R.P.)