Sud Sudan: ancora scontri nonostante le trattative di pace avviate
Continuano gli scontri in Sud Sudan. Nonostante le trattative di pace già avviate,
pochi giorni fa una ventina di feriti sono giunti all’ospedale di Lui. Contemporaneamente
all’ospedale di Yirol, al confine con la provincia di Bor, teatro degli scontri più
violenti delle ultime settimane, il lavoro del Cuamm continua nel fronteggiare l’emergenza
degli sfollati che hanno raggiunto Minkamen. Sono circa 20 mila e hanno bisogno di
zanzariere, cibo, farmaci e strumenti per igienizzare l’acqua. Gli operatori hanno
garantito un primo sostegno con la fornitura di trattamenti antimalarici, amoxicillina,
metronidazolo, sali di reidratazione, e paracetamolo. Intanto, sono più di 23mila
i civili sud sudanesi che finora hanno passato la frontiera con l’Uganda dallo scorso
16 dicembre. Il dato è stato riportato da un bollettino dell’Alto commissariato Onu
per i rifugiati (Unhcr), secondo il quale l’esodo massiccio di civili in fuga dalle
violenze continua con cadenza quotidiana. Nessuna novità, invece, arriva dal fronte
dei negoziati in corso da due giorni ad Addis Abeba, in Etiopia. L’accordo per un
atteso “cessate il fuoco” sembra ostacolato dalla questione del rilascio dei prigionieri
politici, chiesto da Machar e rifiutato del presidente Salva Kiir. Fonti vicine alle
due parti hanno parlato di “stallo” e lasciato intendere che una possibile svolta
non sarà immediata. (F.P.)