Cristiani, minoranza più perseguitata nel mondo. Varton: responsabili integralismo,
dittature e criminalità
Se ne parla poco, ma le persecuzioni contro i cristiani continuano ad aumentare. L’ultimo
rapporto a sostenerlo è stato curato dall'associazione “Portes ouvertes France”. Ma
quali sono i motivi? Ci risponde Michel Varton, direttore dell’organismo, al
microfono di Audrey Radondy:
R.
– C’est difficile à dire, parce que il n’y a pas une seule cause, justement. … E’
difficile dire, perché ovviamente non c’è una sola ragione. E’ vero che l’integralismo
islamico è in espansione, ma per esempio in India la Chiesa soffre a causa dell’aggressione
induista radicale; nello Sri Lanka, Paese entrato nel nostro rapporto per la prima
volta quest’anno, la persecuzione viene dal buddismo … quindi, l’islam non è l’unico
responsabile. Certo, in generale, la convivenza tra la Chiesa e l’islam è difficile.
Dobbiamo dire anche che difficoltà grandi le vivono i musulmani che lasciano la loro
fede: infatti, ci sono quelli che vogliono diventare cristiani, ma sono soggetti ad
una persecuzione veramente forte. In altri Paesi poi, come la Corea del Nord, l’incremento
delle persecuzioni è dovuto alla dittatura e in altri Paesi, molto più semplicemente,
è la criminalità: in Colombia, la Chiesa soffre in quelle regioni che sono sotto il
controllo dei miliziani delle Farc. Qui sono i narcotrafficanti che aggrediscono e
perseguitano la Chiesa perché la Chiesa rappresenta l’opposizione alla criminalità.
D.
– Qual è la situazione dei cristiani in Siria?
R. – Justement, donc, la Syrie,
qui aujourd’hui est en troisième place … La Siria, oggi, si trova al terzo posto
nell’elenco dei Paesi in cui è forte la persecuzione contro i cristiani. In Siria
è in atto una guerra civile, ma c’è poi una seconda guerra, all’interno di questa
guerra civile e la Chiesa è un po’ la vittima silenziosa di questo conflitto. Questa
è la ragione per cui molti cristiani fuggono dal Paese. La grande paura è che si verifichi
quello che abbiamo visto in Iraq dove una decina d’anni fa c’erano un milione e 300
mila cristiani, mentre oggi non ne restano che 250–300 mila.
D. – La fuga dei
cristiani è un rischio che corrono vari Paesi arabi?
R. – C’est un risque comme
pour tous les pays … E’ un rischio in tutti i Paesi. Un pastore egiziano mi ha
detto: “Se la Chiesa in Egitto non ha il diritto di esistere e non può vivere la sua
fede in pace, questa non sarà soltanto una tragedia per l’Egitto, ma questo avrà conseguenze
anche in Occidente”.
D. – I cristiani rappresentano, dunque, la minoranza
più perseguitata al mondo?
R. – C’est vraiment l’impression que nous avons.
C’est toujours difficile de donner … In realtà, è proprio questa l’impressione
che abbiamo. Rimane sempre difficile dare cifre esatte, ma anche se andiamo a confrontare
i nostri dati con altre associazioni ed altri istituti di ricerca nel mondo, è purtroppo
evidente che oggi la minoranza più perseguitata è la Chiesa.