2014-01-08 13:29:05

Dietrofront del governo sul blocco degli scatti agli insegnanti. Diatriba Saccomanni-Carrozza


Gli insegnanti non dovranno restituire i 150 euro percepiti nel 2013, in seguito al blocco degli scatti. Lo ha deciso una riunione a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Enrico Letta, il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, e il ministro dell'Istruzione, Maria Chiara Carrozza. Saccomanni parla di un problema di “comunicazione” tra Ministeri. Soddisfazione dei sindacati, che però chiedono al governo di agire subito. Il servizio di Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Soddisfazione della maggioranza e del ministro dell’Istruzione, Maria Chiara Carrozza, per il dietrofront del Ministero dell’economia sul blocco degli scatti. L’opposizione parla di nuova “figuraccia” del governo. Ma il ministro dell’Economia, Saccomanni, si giustifica: ''C'è stato un problema di comunicazione. Il Ministero dell'economia e delle Finanze (Mef) è solo esecutore. Aspettavamo istruzioni che non ci sono pervenute'' dalle strutture competenti. In una nota il Tesoro precisa di emettere i pagamenti in base alle indicazione dell'Istruzione, avvisato a dicembre dal Mef del blocco degli scatti. Il ministro Carrozza ammette che c'è stato un "pasticcio" dovuto a un impiccio burocratico, ma non vuole entare in polemica con nessuno. Il sindacato degli insegnanti Gilda chiede però di passare subito ai fatti. Il coordinatore Rino Di Meglio:

“Attendiamo che all’espressione di intenzione politica da parte del governo, che apprezziamo, faccia seguito uno strumento politico con cui si corregga l’errore. Comunque, andiamo avanti e arriveremo fino allo sciopero, se il governo non mantiene l’impegno di farci arrivare in brevissimo tempo al recupero dello stato del 2012, perché siamo nel 2014!”

L'Associazione italiana maestri cattolici sottolinea l’attenzione dimostrata dal premier Letta e dal ministro Carrozza. Ora, però, si apre un altro capitolo, quello degli Ata, in sostanza i vecchi bidelli, a cui sono stati chiesti indietro i soldi già dati con un accordo del 2011 per mansioni che vanno oltre i normali compiti. Francesco Scrima, segretario di Cisl scuola:

“Noi impugneremo questo provvedimento perché è ingiusto, iniquo e offensivo. Riguarda il personale Ata, personale che ha delle retribuzioni tali che gridano vendetta al cielo!”.

L’accordo prevedeva un incentivo economico da un minimo di 600 euro a un massimo di 1.800 annui. Ora, gli Ata dovranno restituirli.







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