2014-01-07 15:48:49

Tasse: è caos sulla casa. Oggi per i Comuni l'aumento della Tasi


Revisione del sistema fiscale, in particolare sugli immobili. E’ una delle priorità che il governo Letta ha ritrovato sul tavolo alla ripresa dei lavori del nuovo anno. Ma sulla casa regna ancora la confusione totale, in relazione sia alle aliquote comunali sia alle scadenze. Cambiamenti in arrivo probabilmente già da oggi con la riunione di maggioranza al Senato sul decreto Imu- Bankitalia. Intanto, non convincono le rassicurazioni del ministro dell’Economia, Saccomanni, sul calo delle tasse a partire da quest’anno. Il servizio di Gabriella Ceraso:RealAudioMP3

“Saccomanni non si rende conto della crisi del Paese”, tuona l’opposizione. “Speriamo che le sue promesse siano vere!”, ribattono cauti Confindustria e sindacati; mentre Confcommercio stamani avverte: “La pressione fiscale nel 2013 - dice - ha segnato il record del 44,3% e non calerà per quest’anno, serve più coraggio per riavviare la crescita”. Di uno scossone necessario per l’Italia parla anche Luigi Campiglio, docente di Economia politica alla Cattolica di Milano:

“Lo scossone ha una sola parola: ripresa economica e lavoro! Se noi alcune grandezze macroeconomiche le mettiamo davanti al lavoro, il risultato finale - e ce lo hanno dimostrato questi ultimi tre anni - è che noi abbiamo meno consumi, meno occupazione… Allora senza uno scossone di ripresa, noi non abbiamo i soldi per pagare”.

Intanto, ci si aggroviglia ancora sulla questione casa e tasse ed è un vero rebus. Entro il 24 gennaio andrebbero versate la maggiorazione sulla Tares 2013 e la Mini Imu. Dovrebbe, invece, slittare a giugno la prima rata della Iuc, cioè Tari e Tasi. Su quest’ultima si attende l’aggravio delle aliquote da parte dei Comuni per riuscire a ripristinare le detrazioni per famiglie numerose e redditi bassi. Sono ancora queste, infatti, le fasce penalizzate in un sistema fiscale che non va, come sostiene ancora Luigi Campiglio:

“Per quanto riguarda le famiglie ci sono stati aumenti con uno scarso, quasi nullo, criterio di equità. Quando si chiedono sacrifici, soprattutto in una economia in forte crisi come la nostra, l’equità è il criterio di base. Oramai le imposte sulla casa sono quasi sull’ordine del 2 per cento del Pil. E qui la questione dell’equità diventa ancora più forte, perché se io tasso un patrimonio, il criterio può essere anche accettabile se il patrimonio si accompagna ad un reddito; se le imposte su un patrimonio non si accompagnano al reddito, allora la questione diventa molto più delicata!”.

Se non ci sarà un vero adeguamento del sistema alle esigenze territoriali, il Paese - su cui grava ala spada di Damocle anche del Fiscal Compact, aggiunge Campiglio - rischia il tracollo.

Ultimo aggiornamento: 8 gennaio







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