Una cinquantina di
prigionieri, attivisti e medici siriani, arrestati nelle settimane scorse dalle milizie
qaediste che controllano la regione di Aleppo, sono stati uccisi nell'ex ospedale
oftalmico della città . "Gli artefici del crimine, i miliziani dello Stato islamico
dell'Iraq e del Levante, hanno trovato terreno fertile nel nord ovest della Siria
- riferisce Lorenzo Trombetta, corrispondente Ansa a Beirut (www.sirialibano.com)
- sono ben armati ed hanno una struttura gerarchica ben organizzata ed impermeabile".
Ci soffermiamo sulle incidenze che questo episodio potrà avere sulla Conferenza di
pace sulla Siria prevista a Ginevra dal 22 gennaio, e approfondiamo la situazione
umanitaria del paese in guerra da tre anni, con il gesuita Ghassan Sahoui che a
Homs dirige il Centro educativo del Santo Salvatore.(a cura di Antonella Palermo
e Salvatore Sabatino)