2014-01-07 13:12:05

Egitto: i copti ortodossi festeggiano un Natale "blindato", ma senza violenze


I copti ortodossi egiziani hanno festeggiato ieri il Natale fra la speranza "di una nuova vita" data dalla nascita di Gesù e la paura di attacchi da parte degli estremisti islamici. Lunedì sera migliaia di persone hanno partecipato alla tradizionale veglia nella cattedrale di Abasseya (Il Cairo), presieduta dal patriarca Tawadros II. Dopo gli scontri di lunedì fra polizia e Fratelli Musulmani costati la vita a 13 persone e l'arresto di alcuni terroristi che stavano preparando un serie di attacchi contro le chiese cristiane, l'esercito - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha aumentato le misure di sicurezza rispetto agli scorsi anni. Al Cairo le strade intorno agli edifici religiosi sono chiuse e la polizia controlla l'afflusso di fedeli con posti di blocco e metal detector. Secondo molti fedeli l'impegno delle autorità per la sicurezza dei cristiani ha creato un clima diverso rispetto agli anni passati. Nel suo messaggio di Natale il patriarca della Chiesa copta-ortodossa ha ricordato il significato della visita dei magi a Gesù che venuti dall'oriente hanno offerto al Bambino doni da re. Per il patriarca questi doni rappresentano la vita dell'uomo "caratterizzata dall'oro, dall'incenso e dalla mirra". "Questo - ha spiegato - vuol dire che ognuno di noi, nella sua vita ha giorni d'oro, giorni d'incenso e giorni di mirra". Ringraziando vescovi, sacerdoti, diaconi e laici per il loro impegno per la Chiesa Tawadros ha affermato che la "nascita del nostro Signore Gesù Cristo dona a noi, speranza, coraggio e una nuova vita". La calma vigile del Cairo nel resto del Paese è però stata oscurata da alcuni attacchi contro i cristiani nell'Alto Egitto. Lunedì a Ezbet Treks, nella provincia di Qena (Alto Egitto), un gruppo di estremisti ha lanciato pietre contro le case copti e bruciato uno dei loro negozi. A scatenare l'assalto è stata una controversia sull'affitto di un locale. Mons. Kyrillos, vescovo di Nag Hammadi sottolinea che le forze di sicurezza sono riuscite a contenere le tensioni e il commissario di polizia Nag Hammadi Mahmoud Moawad ha convocato una riunione con i musulmani del villaggio, per raccogliere informazioni sui fatti e arrestare i colpevoli. (R.P.)

Ultimo aggiornamento: 8 gennaio







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