2014-01-04 15:26:14

Rifiuti tossici campani. I vescovi: dramma umanitario. Don Patriciello: il dl va migliorato


"L'attenzione resta altissima, e il presidente Napolitano segue costantemente la problematica della Terra dei fuochi''. A dirlo è il capo della task force del Viminale per l'emergenza rifiuti tossici in Campania, dopo la lettera inviata dal capo dello Stato, a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano attivo nel contrasto al fenomeno che sta devastando l’economia e colpendo la salute di molta della popolazione campana. "Un vero dramma umanitario, occorre fare presto", ribadiscono in una lettera-appello il cardinale arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, e i vescovi delle diocesi della "Terra dei fuochi". Oggi, alla Camera, il Coordinamento del Comitato dei Fuochi riferirà sul decreto approvato il mese scorso. Il servizio di Gabriella Ceraso: RealAudioMP3

Il presidente Napolitano scrive a don Maurizio Patriciello parole importanti come il decreto varato a inizio dicembre dall’esecutivo: sono i primi passi che sottolineano la necessità di vigilare e di impegnarsi costantemente su un problema - più che trentennale - che non è solo campano, ma nazionale e che non riguarda lo smaltimento dei rifiuti quotidiani, ma bensì quello illegale dei rifiuti industriali. E’ questa la prima distinzione da fare e da ribadire, per centrare il problema, dice il parroco di Caivano, e su questo il decreto è carente. Don Maurizio Patriciello:

“Che vadano ad arrestare chi appicca il fuoco in campagna è una grande cosa, visto che fino a poco tempo fa c’era solo una piccola multa da pagare. Ma se non si chiedono cosa stia appiccando questa persona e da dove venga… E’ là allora che arriviamo a un sistema industriale che vive e opera in regime di evasione fiscale. Bisogna allora andare incontro e non rovinare certamente quel poco che c’è. La camorra nostrana ha le sue colpe: quelli non vogliono bene a nessuno, non amano nessuno. Ma la camorra nostrana ha lavorato in questo modo di fare industria”.

Il Quirinale dice di volere essere informato sulle esigenze e le istanze della popolazione, che lo stesso don Maurizio sta raccogliendo, ma che non sono positive:

“Sfiducia. Persone che non credono più a niente e a nessuno. Io questo l’ho detto mille volte al Senato, alla Camera e anche a Bruxelles: fate attenzione, perché non c’è niente di peggio di un popolo che ormai non crede più a nessuno. E la cosa è veramente complessa, perché riguarda l’economia, riguarda l’ambiente, riguarda la politica, riguarda la coscienza, riguarda la mafia, la camorra, che ancora fa tanta paura. E’ facile dire, come qualcuno ogni tanto si ricorda di dire: 'Siete stati anche voi omertosi'. Guardate che non è omertà: è paura. Proprio paura. Più lo Stato è distante e più la camorra diventa forte”.

Intanto, martedì alla Camera proprio il Coordinamento del Comitato dei fuochi e altre rappresentanze civili campane in audizione presenteranno spunti e richieste sul testo legislativo. Primo punto, la richiesta di un nuovo regime fiscale e più attenzione al mondo del lavoro, per evitare risparmi sullo smaltimento dei rifiuti industriali. Poi, un monitoraggio serio delle conseguenze sulla salute del fenomeno "rifiuti tossici" e nessun risarcimento, bensì giustizia regionale, come ci spiega Antonio Marfella del Coordinamento fuochi:

“La Campania è la regione più giovane d’Italia e quella più colpita da questo disastro ambientale, che per una impropria e fuorilegge ripartizione del fondo sanitario nazionale è quella che ha a testa 70 euro in meno di ripartizione del fondo. E’ veramente vergognoso”.

Ma la gente campana, nonostante tutto sta riuscendo a trasformare il dolore in ricchezza e testimonianza. Tante le campagne nelle scuole, tra i medici, e poi l’azione delle donne campane, anche quelle che hanno poco ancora da vivere, ma che non si arrendono all’idea che cambiare si può. Ancora Antonio Marfella:

“Abbiamo al Pascale le nostre giovani ammalate di cancro, che si sono esposte, non certo per volontà estetica, ma per sottolineare il problema, all’interno di un calendario, che le ritrae bellissime. Il tutto è finalizzato alla consapevolezza del danno ambientale. Stanno dando un grande esempio di civiltà e di coraggio”.

Ultimo aggiornamento: 7 gennaio







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