India, barbara uccisione di una dodicenne. Mons. Machado: la vita dei poveri non conta
nulla
Non accennano ad affievolirsi dolore, sgomento e orrore in India per la morte di una
bambina di dodici anni che dopo aver subito per due volte violenza fisica nell’ottobre
scorso è stata nuovamente attaccata giorni fa dai suoi aggressori che l’hanno poi
data alle fiamme. Da New Delhi, Maurizio Salvi:
Ogni giorno
dallo scorso 31 dicembre, quando la bambina ha cessato di vivere, manifestazioni di
protesta e denuncia si sono svolte a Kolkata, la vecchia Calcutta capitale del West
Bengala, ed anche a New Delhi. Va detto che il 2013 è stato un altro anno orribile
per le donne indiane colpite quasi quotidianamente da episodi di violenza. Cercando
di correre ai ripari per questa emergenza, il governo indiano ha inasprito le pene
per i colpevoli di violenze sessuali e adottato una serie di misure protettive per
le potenziali vittime, che però a nulla sono servite nel caso della giovane di Kolkata.
Commentando l’accaduto Andrea Iacomini, portavoce di Unicef Italia, ha detto che questo
ennesimo episodio indica che “è necessario intervenire per cambiare con urgenza la
mentalità verso il bambino, le ragazza e le donne e porre fine a questi crimini brutali”.
“Una
notizia drammatica e inaccettabile” così mons. Felix Machado, presidente dell’Ufficio
per il dialogo e l’ecumenismo della Conferenza episcopale indiana, sul caso della
bambina uccisa. Massimiliano Menichetti lo ha intervistato:
R. - È un caso
veramente tragico! È inaccettabile che una vita venga tolta in questo modo! Sono troppi
questi casi, e mi dispiace che l’essere umano agisca come gli animali.
D. -
L’Unicef parla di più di 30 mila crimini commessi contro i minori tra i 5 e i 18 anni
in India nel 2011- inizio 2012. Come è possibile, in che contesto avvengono questi
crimini?
R. - Per vari motivi. Qualche volta le persone pensano che la legge
sia nelle loro mani, che la vita dei poveri non conti niente e quindi possono controllarla.
Un altro motivo è la mancanza di una crescita umana; c’è questo relativismo morale.
D.
- Quindi il problema è culturale?
R. - È anche culturale, poi c’è la mancanza
di educazione, il conflitto tra gruppi etnici, il sistema delle caste, cioè il castismo
… I fattori possono essere molteplici. Quest’anno abbiamo parlato tanto; anche i giornali,
la televisione hanno denunciato questi casi, ma nonostante questo, la violenza continua;
in questo momento c’è frustrazione. Ma come possono continuare queste cose, malgrado
l’elevata coscienza di questi tempi? L’anno scorso ne abbiamo parlato tanto, abbiamo
denunciato le violenze e malgrado tutto questo, le violenze continuano.
D.
- Il governo indiano ha inasprito le pene per i colpevoli di violenze sessuali, però
sono norme che non hanno avuto un esito …
R. - Il governo aveva dichiarato
la pena di morte per queste persone. In quanto cattolico, è inaccettabile togliere
la vita ad una persona qualunque sia il motivo, non è giusto! Ma, nonostante questa
pena, queste persone non hanno paura di compiere violenze, perché pensano che nessuno
possa fargli nulla. E qui entra in ballo il castismo.
D. - Cioè la divisione
in caste…
R. - Sì, perché chi appartiene alla casta alta, pensa di avere il
potere completo sugli esseri umani che appartengono alla casta inferiore. Questa è
la mentalità, questo castismo che rimane.
D. - Che cosa fa la Chiesa in questo
contesto e che cosa bisognerebbe fare?
R. - La Chiesa parla sempre della dignità
della persona umana. Dio ti ha dato la legge morale! Noi vogliamo dare sempre una
formazione a coloro che si trovano nelle nostre scuole, nei nostri ospedali, nelle
nostre chiese. Diciamo sempre questo: Gesù ama ogni essere umano, ha dato il suo sangue
per ogni essere umano! Dobbiamo veramente rispettare ogni vita. Una volta ho detto
che alla base di tutto c’è questo: in questa società, cosiddetta “secolare”, abbiamo
perso il rispetto per ogni essere umano! Non abbiamo mantenuto questo rispetto! La
Chiesa continua a parlare della sacralità della vita umana. Bisogna sempre difendere
la dignità di ogni essere umano, dal concepimento fino alla morte!