50.mo visita Paolo VI in Terra Santa. Mons. Shomali: ha aperto una strada nuova
per la Chiesa
Il 4 gennaio di 50 anni fa, Paolo VI si recava in pellegrinaggio in Terra Santa. Per
la prima volta un Successore di Pietro tornava nella Terra di Gesù. La visita, tre
giorni vissuti con grande intensità da Papa Montini, rappresenta anche il primo viaggio
internazionale dei Pontefici in età contemporanea. Per un ricordo su quello storico
viaggio, Alessandro Gisotti ha raccolto la testimonianza di mons. William
Shomali, vescovo ausiliare di Gerusalemme dei Latini, che all’epoca della visita
era un giovane seminarista:
R. – Mi ricordo
bene: era una mattinata molto fredda, quella in cui Paolo VI è venuto a Betlemme per
celebrare la Messa alla Grotta della Natività. Io ero seminarista, avevo 14 anni…
Siamo rimasti almeno un’ora e mezzo ad aspettare, nella Piazza della Natività, che
arrivasse. Avevamo sentimenti di attesa e avevamo un grande desiderio di vedere il
Successore di Pietro che veniva per la prima volta… dopo San Pietro. Nessun Papa era
venuto prima! Dunque per noi era un evento veramente straordinario. Io l’ho visto
rapidamente, non ho potuto salutarlo… Tutti volevano salutarlo, ma era impossibile.
Dopo ho letto i suoi discorsi ed ho scoperto che erano veramente molto, molto profondi.
Alcuni discorsi e alcune omelie sono diventati un “classico”, specialmente l’omelia
che ha pronunciato a Nazareth sulla famiglia: possiamo ancora citarla come fosse ancora
molto attuale.
D. – Quel viaggio fu straordinario non solo per i cristiani,
ma per tutti in Terra Santa…
R. – L’intenzione di Paolo VI era quella di venire
a visitare la Terra Santa, fare un pellegrinaggio. Ma per tutti è stato un inizio:
ha aperto la strada alle visite successive.
D. – Questa visita ha avuto anche
un grande significato ecumenico, con l’abbraccio con il Patriarca Atenagora: lì davvero
è stato un momento storico…
R. – Questo è vero! Ha dato molto valore al suo
pellegrinaggio l’incontro con Atenagora e il fatto che abbiano pregato insieme il
Padre Nostro sul Monte degli Ulivi. Posso dire che fu Atenagora a prendere
l’iniziativa di incontrare il Papa qui. Atenagora era commosso… Penso che questo,
dal un punto di vista ecumenico, abbia reso la visita particolarissima.