Si riaccende in Italia il dibattito sull’introduzione del reato di omicidio stradale,
a 24 ore dall’incidente mortale in cui hanno perso la vita due donne in Calabria.
“Entro gennaio porterò in Consiglio dei ministri un pacchetto di norme sulla giustizia
contenenti anche l’omicidio stradale”, promette il ministro della Giustizia Annamaria
Cancellieri. “E’ la prima buona notizia del 2014” rispondono le associazioni del settore.
Il servizio di Antonella Pilia:
Sono
state 105 le vittime della strada e quasi 1.100 i feriti, in Italia, nei primi undici
mesi del 2013. Mentre l’inizio del 2014 è stato segnato da nuove tragedie, con la
morte di due donne investite sulla Salerno-Reggio Calabria. Ora il ministro della
Giustizia Cancellieri promette entro gennaio l’introduzione del reato di omicidio
stradale, che colpirà anche le omissioni di soccorso. Angelo Sticchi Damiani,
presidente Aci, Automobile Club d’Italia:
"Sul piano del principio siamo
d’accordo. Bisogna sicuramente che ci sia questa norma, ma va regolamentata in maniera
da tener conto delle varie situazioni che si possono venir a creare: non sempre quelli
che scappano sono dei delinquenti abituali, a volte sono persone che cadono in uno
stato di confusione mentale. C’è una gran differenza rispetto a chi si mette al volante
in condizioni di assoluta incapacità di gestire le proprie azioni. Non vorrei, come
spesso accade, che si passi da un eccesso all’altro".
Il provvedimento
al vaglio del Governo punta a garantire risarcimenti più rapidi e un inasprimento
delle pene: per i casi più gravi fino a dieci anni e con la possibilità di arresto
immediato. Ancora Sticchi Damiani:
"La mia paura è che nei casi di pirateria
stradale non avrà un grande effetto perché parliamo di gente disperata, fuorilegge.
Certamente ci sarà un effetto punitivo maggiore e questo, secondo me, è un fatto corretto
perché pensare che dopo qualche mese quelle persone sono già in circolazione non va
bene".