2014-01-02 06:54:49

Gabon: appello della Chiesa per la difesa della vita e la fine dei crimini rituali


“La vita di tutti gli uomini è sacra”: lo scrive la Commissione giustizia e pace del Gabon, guidata da mons. Jean Vincent Ondo Eyene, in una nota pubblicata per la seconda Giornata nazionale di preghiera e di lotta contro la violenza. L’evento – celebrato il 28 dicembre, giorno in cui la Chiesa ricorda i Santi Innocenti – quest’anno ha avuto come tema “Crimini rituali e sotto-sviluppo”, proprio per sensibilizzare il Paese su queste violenze contro la persona umana, perpetrate nell’ambito della così detta “stregoneria”. “Invece che alla violenza – scrivono i vescovi del Gabon – Gesù Cristo ci invita alla pace e alla riconciliazione; con la sua venuta, la legge del taglione ha perso significato, mentre Egli ci raccomanda di vivere secondo la legge dell’Amore di Dio e del prossimo”. Il Gabon, sottolineano i presuli, è un Paese in via di sviluppo, ma purtroppo il governo sembra guardare “prevalentemente allo sviluppo economico, a scapito di altri aspetti della vita umana”. È quanto mai necessario, allora, suggerisce la Chiesa locale, ricordare quanto scrisse Paolo VI nell’enciclica Populorum progressio: “Lo sviluppo non si riduce alla semplice crescita economica. Per essere sviluppo autentico, dev'essere integrale, il che vuol dire volto alla promozione di ogni uomo e di tutto l'uomo” (n. 14). Un monito che non viene ascoltato, continua mons. Ondo Eyene, anzi: “Negli ultimi tempi, nel nostro Paese, assistiamo ad uno sviluppo che passa proprio attraverso la distruzione della vita umana”. Infine, soffermandosi nello specifico sul dramma dei crimini rituali, i presuli sottolineano come, nonostante il memorandum siglato nel maggio 2013 per porre fine a tali violenze, “l’impunità continui, accompagnata dal silenzio e dalle intimidazioni”. Con la conseguenza che “il diritto alla vita non sembra più inviolabile”, mentre “numerose famiglie delle vittime sono in attesa di giustizia”, di “processi che non sono mai iniziati”, di “una tutela giuridica che ormai non è più un problema fondamentale per il Paese”. E ancora: i vescovi del Gabon mettono in risalto che i crimini rituali sono sempre più dovuti alla “povertà estrema” e come sia, quindi, importante “lavorare sull’educazione della popolazione”, anche per non diffondere all’estero “una visione sbagliata del Gabon, che ha l’ambizione di essere un Paese emergente”. Infine, la Commissione giustizia e pace lancia un appello per una giustizia “che rispetti le procedure e sia capace di rendere veramente giustizia, ribadendo il diritto alla vita per ogni persona umana”. (I.P.)







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