2013-12-31 12:57:52

Uganda. Appello dei vescovi: nel 2014 risolvere i problemi sociali del Paese


“Una bomba ad orologeria”: con questa metafora mons. Cyprian Kizito Lwanga, arcivescovo di Kampala, in Uganda, descrive la situazione sociale del Paese alla vigilia del nuovo anno. In un’intervista rilasciata al quotidiano nazionale, “The Observer”, il presule sottolinea i gravi problemi che attanagliano il territorio, come l’assenza di una governance efficace, l’estendersi della piaga della prostituzione, la crisi delle autorità politiche. Di qui, l’appello a trovare quanto prima soluzioni, poiché “molti di questi problemi danno luogo a violenze ed omicidi e finiscono per aumentare l’insicurezza locale”. È necessario, perciò, continua mons. Kizito Lwanga, avere “sia bravi amministratori che rispettino i diritti umani, sia migliori condizioni di vita” nel Paese. Il presule guarda, poi, ai temi etici, come al dilagare di “comportamenti sessuali immorali e irresponsabili” legati alla prostituzione, alla pratica dell’aborto e alla richiesta, avanzata da alcuni gruppi attivisti, di distribuire profilattici nelle scuole. Ma “se ciò avvenisse – spiega l’arcivescovo di Kampala – si metterebbe in gioco il futuro dei giovani”, che sarebbe esposti sempre più al “rischio di sviluppare comportamenti immorali”. Sul fronte della corruzione, inoltre, mons. Kizito Lwanga esorta alla ricerca di “mezzi per combatterla concretamente”, così da sconfiggere “questa abitudine che corrode la società, le istituzioni, il governo”. Per questo, sul piano politico, l’arcivescovo auspica una riduzione del numero dei parlamentari, perché “300 deputati sono davvero troppi per un Paese come l’Uganda”. Infine, il presule invita le istituzioni a porre attenzione al problema degli insegnanti, protagonisti, nel 2013, di un lungo sciopero per richiedere stipendi adeguati. “Dobbiamo ricordare – conclude mons. Kizito Lwanga – che i docenti hanno contribuito molto allo sviluppo nazionale e se oggi siamo quello che siamo, lo dobbiamo ai loro insegnamenti”. (A cura di Isabella Piro)







All the contents on this site are copyrighted ©.