2013-12-31 08:23:18

Siria. Arcivescovo di Aleppo: "La Chiesa aiuta tutti senza distinzioni di fede o fazioni"


"La Chiesa di Aleppo è presente nonostante le bombe, la fame e il freddo di queste settimane. Desideriamo vivere e avere fede, mostrando la nostra solidarietà verso tutti senza distinzioni di religioni o fazioni. Questa è la nostra missione, il nostro compito". È quanto afferma all'agenzia AsiaNews mons. Antoine Audo, arcivescovo caldeo di Aleppo, che descrive la vita della popolazione in questi giorni di Natale caratterizzati da una "pioggia di bombe" e oltre 500 morti, ma anche da storie di solidarietà e condivisione fra cristiani e musulmani. Per il vescovo i continui appelli del Papa alla pace hanno permesso a sacerdoti, prelati e laici di non perdere la speranza e di avere fede in Dio. "Il 25 dicembre - racconta mons. Audo - sono cadute almeno 12 bombe in vari quartieri, molti dei quali cristiani, facendo molte vittime". Il vescovo sottolinea che la situazione è migliorata negli ultimi giorni, ma nella città i poveri sono tantissimi. I bombardamenti di regime e ribelli, il freddo e i prezzi dei viveri alle stelle hanno ridotto la popolazione alla fame. Anche la classe media si è impoverita. "Purtroppo non vediamo la fine di queste violenze - spiega - nessuno sa quando finirà questa guerra. Tutto si può accettare, ma non questa confusione che non lascia intravedere spiragli di cambiamento". Tale situazione non impedisce ai cristiani e alla Chiesa di continuare la sua opera di carità e di preghiera per la pace in Siria. Nonostante le esplosioni e il rischio di morire, centinaia di persone hanno partecipato alle due messe celebrate nella cattedrale caldea il 24 dicembre alle 17,00 e la mattina di Natale. Gli odii e le divisioni che stanno distruggendo la società siriana non hanno fermato il sostegno ai poveri e alle famiglie di sfollati. "In questi mesi - continua mons. Audo - migliaia di famiglie dei quartieri e dei villaggi della periferia di Aleppo si sono rifugiate nel centro della città, in particolare nei quartieri cristiani. La Chiesa accoglie tutti, senza differenze, anche se a volte alcuni cristiani non comprendono questa apertura che non fa distinzioni fra religioni e fazioni politiche". Ogni giorno nei locali della Chiesa caldea la Caritas organizza un pranzo e una distribuzione di viveri per i poveri e gli sfollati della zona, soprattutto musulmani. "Alcuni giorni fa - racconta il prelato - un anziano musulmano mi ha rincorso e ad alta voce ha espresso la sua gratitudine per il nostro lavoro, affermando che 'l'oro vero si vede quando ci sono difficoltà. Per i musulmani quest'oro è la carità dei cristiani". (R.P.)







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