2013-12-31 20:44:02

Messaggio di fine anno di Napolitano: il 2013 anno inquieto, il 2014 sia migliore


Il 2013 è stato un anno tra i più pesanti e inquieti nella storia d’Italia. L’anno che sta per cominciare deve essere invece diverso e migliore. Lo afferma il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel suo messaggio di fine anno. “L'anno che sta per terminare – ha affermato il Capo dello Stato – è stato tra i più pesanti e inquieti che l'Italia ha vissuto da quando è diventata Repubblica. Tra i più pesanti sul piano sociale e tra i più inquieti sul piano politico e istituzionale”. Si “potrà uscire dalla crisi se si porterà fino in fondo un'azione comune nel rilancio della crescita e dell'occupazione”. I sacrifici – ha poi osservato Napolitano rispondendo a una lettera di un imprenditore - vanno fatti insieme ed è giusto che li facciano anche i politici. Nel discorso di fine anno, il capo di Stato ha letto alcune lettere ricevute da semplici cittadini. C'è un Vincenzo che scrive da un piccolo centro industriale delle Marche che ha difficoltà a ritrovare un lavoro. E ancora Daniela, della provincia di Como che racconta il caso del suo fidanzato “giovane per la pensione, già vecchio per lavorare”. Un altro cittadino denuncia la condizione degli esodati. Nella politica, nelle istituzioni e nei rapporti sociali – ha poi affermato Napolitano - sono necessari "forti cambiamenti"."Il coraggio degli italiani – ha infine sottolineato il capo di Stato - è in questo momento l'ingrediente decisivo per far scattare nel 2014 quella ripresa di cui l'Italia ha così acuto bisogno”. Servono "lungimiranti politiche di governo" e nuove regole per fare in modo che il Parlamento riguadagni il suo ruolo centrale. (A.L.)








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