Russia, attentato kamikaze a Volgograd. Putin: "rafforzare la sicurezza"
In Russia, sono almeno 13 - ma alcune fonti parlano di 18 - i morti per un’esplosione
avvenuta in una stazione ferroviaria di Volgograd, nel sud del Paese. Oltre 40 i feriti
accertati. A provocare l’esplosione, secondo il comitato anti-terrorismo russo, è
stata l’azione di un’attentatrice suicida. Il servizio di Davide Maggiore:
L’esplosione
ha investito in pieno la sala d’attesa e il numero delle vittime ha reso questo attacco
il più sanguinoso in Russia dall’inizio del 2011. Secondo le autorità, l’attentatrice
si è fatta esplodere appena entrata nella stazione, di fronte ai metal detector: la
folla era più numerosa che nelle giornate normali, visto il gran numero di persone
in viaggio nel periodo festivo. Il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto che
siano prese tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza e un portavoce della
polizia ha annunciato che la vigilanza su aeroporti e stazioni verrà rafforzata a
seguito dell’attentato, che è il secondo nel giro di pochi giorni. Venerdì, infatti,
un’autobomba in un’altra località del sud del Paese aveva provocato tre vittime. Ad
ottobre invece la stessa Volgograd - vicina all’instabile regione del Caucaso - era
stata colpita da un altro attentato: anche in quell’occasione una donna si era fatta
esplodere, a bordo di un autobus, uccidendo 7 persone. A luglio un leader ribelle
del Caucaso, il ceceno Doku Umarov, aveva invitato i militanti a usare la “massima
forza” contro le autorità, soprattutto in vista dei giochi olimpici invernali, che
la Russia ospiterà in febbraio a Sochi.