Stati Uniti. Annullata condanna di mons. Lynn, i vescovi: continua impegno Chiesa
per tutela minori
La Corte d’Appello della Pennsylvania ha annullato la condanna di mons. William Lynn,
segretario dell’arcidiocesi di Philadelphia dal 1992 al 2004. Il presule era stato
condannato, nel 2012, ad una pena tra i tre ed i sei anni di reclusione, con l’accusa
– secondo quanto riferito dalla stampa americana – di aver consentito ad un sacerdote
sospettato di abusi su minori di continuare ad avere contatti con i bambini. La Corte
d’Appello ha però ritenuto che non ci fossero prove sufficienti per dimostrare che
mons. Lynn avesse agito con l’intento di facilitare gli abusi. Il presule sarà quindi
scarcerato. Dal suo canto, in una nota, l’arcidiocesi di Philadelphia sottolinea che,
a dieci anni di distanza dagli avvenimenti al centro del processo, “sono state prese
misure drastiche per garantire che i giovani affidati alla Chiesa trovino in essa
un ambiente sano”. Ricordando, poi, di aver già auspicato, in passato, una revisione
della sentenza di mons. Lynn, i vescovi sottolineano che comunque “la decisione della
Corte d’Appello non cambia e non cambierà l’impegno della Chiesa nell’assistere e
sostenere le vittime di abusi nel loro percorso verso la guarigione e nel dedicare
i propri sforzi alla tutela dei minori”. “Il nostro compito è quello di rimanere vigili
– continuano i vescovi – E ciò significa fornire sostegno alle vittime, riferire immediatamente
alle forze dell’ordine ogni accusa di abusi riguardante un minore e ricostruire la
fiducia dei fedeli nella Chiesa”. Esprimendo, infine, “profondo dispiacere” per quanto
avvenuto in passato, i vescovi si dicono vicini alle famiglie delle vittime e ribadiscono
la necessità di “trasparenza, onestà ed assunzione di responsabilità” nell’operato
della Chiesa. (I.P.)