Shalabayeva a Roma: "Grazie all'Italia e al ministro Bonino"
E’ rientrata a Roma insieme alla figlia Alma Shalabayeva, la moglie del dissidente
kazako Muktar Ablyazov, espulsa e rimandata in Kazakistan a maggio scorso. La sua
vicenda aveva innescato un caso politico imbarazzante per il governo italiano. La
donna esprime gratitudine all’Italia e al ministro Bonino, poi racconta di essere
stata posta sotto osservazione negli ultimi mesi. Ad attenderla al suo arrivo a Fiumicino
i due figli maggiori. Paolo Ondarza:
Ringrazia l’Italia
e il ministro degli esteri Bonino, Alma Shalabayeva, appena atterrata a Fiumicino
con la figlia Alua: con lei era stata espulsa e rimandata in Kazakistan, diventando
un caso imbarazzante per il governo italiano i cui vertici hanno sempre dichiarato
di non essere stati informati dell’operazione. Per il momento risultano iscritti nel
registro degli indagati dalla procura di Roma, con l’ipotesi di sequestro di persona,
l’ambasciatore kazako e altri due diplomatici La moglie del dissidente kazako Muktar
Ablyazov esprime riconoscenza a chi l’ha sostenuta, in primis i genitori e i bimbi
della scuola elementare frequentata dalla figlia nel quartiere meridionale romano
di Casal Palocco. La Shalabayeva, in possesso di un permesso Shengen, è felice di
essere in Italia, ma non è detto che vi rimarrà; parte della sua famiglia si trova
infatti in Svizzera. In conferenza stampa la donna confida di sentire la mancanza
del marito detenuto in Francia in attesa dell’esito della richiesta di estradizione
in Kazakhstan. Shalabayeva, “vittima di un’operazione brutale” secondo il suo avvocato,
nei prossimi giorni vedrà i magistrati che indagano sulla sua espulsione e intanto
fornisce una propria versione dei fatti: le autorità kazake la avrebbero rilasciata
per “apparire civili” ed “ottenere l’estradizione di Ablyazov.