2013-12-27 12:08:42

Incontro di Taizé. Frère Alois: rilanciare l'unità tra i cristiani per far capire al mondo il Vangelo


Da domani a Strasburgo, in Francia, si ritroveranno 30mila ragazzi per partecipare al 36.mo Incontro europeo dei giovani, organizzato dalla Comunità di Taizé. I ragazzi, provenienti da tutta l’Europa, vengono accolti dalle famiglie e fino al primo gennaio vivranno momenti di preghiera e riflessione, e potranno ascoltare le meditazioni di frère Alois, priore di Taizé. Debora Donnini gli ha chiesto quale sia il cuore dell’Incontro di quest’anno:RealAudioMP3

R. - Ci sono due cose che vogliamo vivere insieme: la prima è vedere la Chiesa come una grande amicizia, che dobbiamo allargare a tutti i cristiani. Oggi dobbiamo metterci insieme, tutti i cristiani, per far capire al mondo il messaggio del Vangelo. La seconda cosa è la riconciliazione tra gli uomini. Ci sono tanti conflitti. Qui a Strasburgo, pensiamo alla riconciliazione tra la Francia e la Germania e in Europa. E questo cammino per costruire un mondo nella riconciliazione deve continuare.

D. - Cosa sono le quattro proposte per il 2014 di cui parlerete?

R. - Si tratta di questa comunione della Chiesa che vogliamo approfondire durante tutto quest’anno a Taizé. Le quattro proposte possono aiutarci in questo. La prima proposta è quella di andare nelle comunità locali, nelle parrocchie. Noi non vogliamo creare un movimento di Taizé, ma i giovani devono trovare la comunione nella parrocchia e nei movimenti che esistono. La seconda proposta è quella di allargare le frontiere della Chiesa: non soltanto ritrovarci tra di noi, ma andare verso gli altri, verso poveri. La terza proposta è quella di pregare insieme agli altri in piccoli gruppi. La Chiesa è questa grande comunità, ma dobbiamo trovare il modo di condividere maggiormente con gli altri. Infine, la quarta proposta è la riconciliazione tra i cristiani.

D. - Ogni mattina, questi ragazzi provenienti da tutta Europa, si ritroveranno in più di 200 parrocchie per la preghiera. Poi, nel pomeriggio, ci saranno alcuni momenti di riflessione. Al centro della vostra riflessione ci sarà appunto il tema della riconciliazione...

R. - Sì. Ma sono diversi i temi che tratteremo nel pomeriggio. Parleremo della povertà; ci sarà un incontro anche nella sinagoga e con musulmani qui a Strasburgo nella moschea. Affronteremo temi concreti per concretizzare la riconciliazione e la comunione.

D. - Oggi la gioventù europea è segnata da una parte dalla difficoltà dell’occupazione, di trovar lavoro - in modo diverso a seconda dei Paesi – e dall’altra parte, vive una situazione di forte secolarizzazione, con perdita di valori, difficoltà nella fede … Cosa pensa possa aiutare di più i giovani d’oggi?

R. - La crisi materiale, la mancanza di lavoro, la precarietà: questa è anche una crisi delle persone, dei valori. Che senso ha la mia vita? Questa domanda è molto forte tra i giovani. Come costruire un futuro? E per questo, dobbiamo approfondire la fiducia nella fede, nella vita e negli altri. Aspettiamo 2.500 giovani provenienti dall’Ucraina, che in questo momento si trovano in grandi difficoltà. Si domandano cosa ne sarà del futuro del loro Paese. Dobbiamo iniziare ad ascoltarci gli uni gli altri per trovare in questo comunione l’incoraggiamento.







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