Egitto: bomba davanti all’università Al Azhar del Cairo, feriti
Non si allenta la tensione in Egitto, dove nella mattinata una bomba è esplosa al
Cairo, nei pressi dell'università di Al Azhar, provocando cinque feriti. Nelle stesse
ore la polizia ha arrestato 16 esponenti dei Fratelli Musulmani nella provincia del
Delta del Nilo, all’indomani della decisione del governo di dichiarare ufficialmente
“organizzazione terroristica” il partito del deposto presidente Morsi. Il servizio
di Marco Guerra:
Desta allarme,
al Cairo, l'esplosione di un ordigno nei giardini davanti la città universitaria di
Al Azhar, massima istituzione culturale dell’islam sunnita. L'ordigno era stato collocato
nei pressi di un incrocio molto trafficato ed è deflagrato al passaggio di un mezzo
pubblico, mandando i frantumi i finestrini e investendo i passeggeri. La polizia ha
poi disinnescato altri tre ordigni nascosti nel vicino viale Mustafa Nahas. Al momento
non è giunta alcuna rivendicazione ma le ombre di addensano di nuovo sui Fratelli
Musulmani che, ieri, sono stati dichiarati ufficialmente “organizzazione terroristica”
da parte del governo. L'esecutivo aveva già attribuito al partito del deposto presidente
Morsi le responsabilità dell’attentato suicida che, 48 ore fa, ha colpito la stazione
di polizia di Mansour, causando 15 vittime, sebbene l’attacco sia poi stato rivendicato
da un gruppo jihadista con sede nel Sinai. Nelle ultime settimane i militanti dei
gruppi estremisti islamici hanno intensificato le violenze in vista del referendum
sulla nuova Costituzione, che mette al bando i partiti confessionali, in programma
a metà gennaio.