L’arcivescovo di Seoul: Gesù nasce dove le persone amano, condividono, perdonano
Il vero significato del Natale “non è quello di essere ricordato, ma di essere vissuto”.
“Perché il Bambino Gesù nasce in ogni luogo in cui le persone amano, condividono,
servono e perdonano”. E’ quanto scrive l’arcivescovo di Seoul, mons. Andrea Yeom Soo-jung,
nel suo messaggio per il Natale. Il presule ricorda l’importanza di pregare “per gli
emarginati, i poveri, i malati” e per i “fratelli nordcoreani”. Nel messaggio, diffuso
anche dall’agenzia AsiaNews, l’arcivescovo di Seoul esorta in particolare a combattere
le sfide più urgenti della società: materialismo, ateismo, suicidi e divorzi. “I conflitti
e le divisioni sono dappertutto”. “Crescono con rapidità il tasso di suicidi e quello
dei divorzi; le famiglie soffrono ogni tipo di dolore e difficoltà. Gli studenti -
aggiunge il presule - sono sommersi da enormi competizioni e difficili esami. I laureati
trovano un lavoro con difficoltà”. “E poi ci sono coloro che sono dimenticati dalla
maggior parte di noi: i senza tetto, i disabili, gli immigrati, i poveri”. “Vivono
nel dolore e nell'ansia, in una vita senza dignità umana”. “Gesù - ricorda infine
l’arcivescovo di Seoul - è venuto da noi come una luce in questo mondo scuro e soffocante”.
“Non è venuto con una forma divina, ma come il più povero e il più umile degli esseri
umani”. (A.L.)