2013-12-25 11:20:00

L’arcivescovo di Seoul: Gesù nasce dove le persone amano, condividono, perdonano


Il vero significato del Natale “non è quello di essere ricordato, ma di essere vissuto”. “Perché il Bambino Gesù nasce in ogni luogo in cui le persone amano, condividono, servono e perdonano”. E’ quanto scrive l’arcivescovo di Seoul, mons. Andrea Yeom Soo-jung, nel suo messaggio per il Natale. Il presule ricorda l’importanza di pregare “per gli emarginati, i poveri, i malati” e per i “fratelli nordcoreani”. Nel messaggio, diffuso anche dall’agenzia AsiaNews, l’arcivescovo di Seoul esorta in particolare a combattere le sfide più urgenti della società: materialismo, ateismo, suicidi e divorzi. “I conflitti e le divisioni sono dappertutto”. “Crescono con rapidità il tasso di suicidi e quello dei divorzi; le famiglie soffrono ogni tipo di dolore e difficoltà. Gli studenti - aggiunge il presule - sono sommersi da enormi competizioni e difficili esami. I laureati trovano un lavoro con difficoltà”. “E poi ci sono coloro che sono dimenticati dalla maggior parte di noi: i senza tetto, i disabili, gli immigrati, i poveri”. “Vivono nel dolore e nell'ansia, in una vita senza dignità umana”. “Gesù - ricorda infine l’arcivescovo di Seoul - è venuto da noi come una luce in questo mondo scuro e soffocante”. “Non è venuto con una forma divina, ma come il più povero e il più umile degli esseri umani”. (A.L.)







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