2013-12-25 10:14:46

Iraq, Natale è festa nazionale. Il patriarca Sako: messaggio di speranza per tutti


In Iraq, il governo, accogliendo la richiesta dal patriarcato caldeo, ha proclamato per la prima volta il Natale festa nazionale. Una decisione che ha molto confortato la minoranza cristiana che dal 2003 ha visto una devastante diaspora che ha ridotto da 2 milioni a 300 mila i discepoli di Cristo in questa terra. Ma il Natale – sottolinea al microfono di Amedeo Lomonaco il patriarca dei caldei Mar Louis Raphael I Sako – continua ad essere un messaggio di speranza per tutti:RealAudioMP3

R. – C’è la buona notizia, c’è un messaggio. Ed oggi il messaggio globale, non solo per i cristiani ma per tutti, è la pace sulla Terra. E’ una chiamata, dunque, forte perché gli uomini aprano gli occhi su un futuro migliore.

D. – S’intravede comunque una luce, una via d’uscita, finalmente la pace?

R. – C’è una presa di coscienza da parte di tanti musulmani. La popolazione musulmana è brava ed ha anche sofferto molto per le azioni dei terroristi. Il governo ha fatto un gesto molto bello: ha piantato un albero di Natale in un quartiere in parte cristiano, dove ci sono delle chiese. E’ stato un gesto simbolico molto importante.

D. – Uno dei momenti di svolta sarà quando i cristiani torneranno in Iraq e non lasceranno più il Paese…

R. – Noi dobbiamo lavorare in Iraq su questo progetto, ma anche la comunità internazionale deve aiutarci. Ma mi domando: dopo dieci anni, chi rimarrà? Questa presenza cristiana è molto importante per tutti, anche per i musulmani. Tutti devono lavorare affinché i cristiani vivano con dignità. E forse l’unico progetto che sia capace di integrare tutti è la cittadinanza e non la religione. L’Iraq è un Paese per tutti. Bisogna distinguere fra religione e politica.







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